Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

YVES BONNEFOY, L’écharpe rouge, suivi de Deux scènes et notes conjointes, Paris, Mercure de France, 2016, pp. 266, € 19.

in: Semicerchio LVI (2017/1) (Neo)Barocco. Poesia del Seicento nella teoria contemporanea, pp. 127 - 128 

«On est le fils de son enfant, c’est tout le mystère», scriveva Yves Bonnefoy in La rue traversière (1977). Questo volume, dedicato alla figlia Mathilde, costituisce l’ultima tappa dell’anamnesi che il poeta ha condotto sul proprio vissuto d’infanzia. Di qui, la necessità di riproporre in appendice Deux scènes et notes conjointes (già apparso nel 2009 presso l’editore Galilée), che l’autore considera come una tappa fondamentale del suo percorso retrospettivo.
Se la «robe rouge», figura ricorrente nella poesia di Bonnefoy sin dagli anni sessanta, è ancora una rappresentazione, l’apparente desolazione cui è condannato, ne Les Planches courbes («La voix lointaine», IV) il «lambeau d’étoffe rouge», non è che una messa tra parentesi dell’illusorio mondo per un di più di realtà: in una salvifica interrogativa – «Sauf: que faire de ce lambeau d’étoffe rouge?» – l’autore sottrae – eccettua – l’oggetto dalla rappresentazione e lo consegna alla memoria. Come la «tache d’un rouge opaque» denuncia, nel Crépuscule du soir di Baudelaire (Le Spleen de Paris), il sogno romantico fissatosi nelle «dernières gloires du couchant», e come una pennellata rossa apposta sul proprio quadro davanti ai visitatori mette in discussione, in Turner, la patina museificata dell’oggetto (del quale l’autore si riappropria), Bonnefoy avvia, dentro la parola, il processo mnestico che conduce alla restituzione del proprio passato.
In questo volume quell’oggetto senza nome e fuori linguaggio cerca una ragione, una ricucitura, nel tessuto memoriale del soggetto: una «idée de récit» (p. 13): «Le rouge dans le noir et blanc, après tout, cela peut être bien naturellement le chiffre de cet ailleurs qui se montre et qui se dérobe» (p. 31). L’esperienza del trobar evocata da Bonnefoy in Ensemble encore, ovvero il frugare tra le carte senza nome presenti nell’«altra valigia» («Dans l’autre malle»): «Ah, crois-moi, je ne lisais pas, je plongeais mes mains dans cette masse en désordre, je remuais ce papier qui faisait un bruit que j’aimais» (p. 118) – si ripropone in questo volume come momento di una reale iniziazione alla scrittura o, meglio, alla ri-scrittura: l’estrazione, da un classificatore giallo, di carte sparse – quaderni, fogli manoscritti – vergate con diversi inchiostri. La «longue suite de reprises et d’abandons» (p. 14) che contraddistingue questo palinsesto della rimemorazione è durata, come l’autore ricorda, quarantacinque anni. Un palinsesto dove si affastellano tentativi di estrazione e decodificazione di una qualche esperienza di rimozione. Due o tre mesi prima della pubblicazione delle Deux scènes, nel 2009, l’autore aveva, per l’ultima volta, ripreso queste pagine con l’idea, ci confessa, che avrebbe finito per comprendere «ce qu’avait à être la fin de “L’écharpe rouge”». E se l’addensarsi, intorno a questo oggetto, di oscuri moventi affettivi aveva nuovamente provocato in lui la renitenza, l’esperienza anamnestica delle Deux scènes veniva come dischiudendo qualche nuova porta. In limine sembrava doverosa la resa dei conti: i sedimenti che su queste carte aveva deposti il diniego dovevano essere, strato a strato, rimossi.
Nei frammenti poetici qui trascritti, e accompagnati dal cantiere autointerpretativo, compaiono brusche interruzioni: censure sulle quali si sofferma l’autoanamnesi. L’autore non si nasconde che, ogni velleità di restituzione è anche invenzione; e che i tentativi succedutisi nel tempo hanno interpolato, corrotto, il testo originale. Ma, ben più di una restitutio filologica, doveva trattarsi di una riscoperta del bambino ch’egli fu. Ed ecco apparire, nel primo frammento, la sciarpa rossa su sfondo grigio: «Tout était gris autour de nous, la nuit tombait,/Mais quel contraste! Dans la pénombre/La grande écharpe rouge que vous portiez!/Le souvenir m’en est revenu à des moments de ma vie.//La peur, ah, plus encore!/Un frisson,/L’épouvante qui naît/D’un pas que l’on entend dans une maison vide» (p. 20). Nel secondo frammento «Le cliché est noir et blanc», e tuttavia «l’homme qui est là, qui parle là,/Porte déployée d’une épaule à l’autre une écharpe rouge» (p. 23). Questo sconosciuto, silente e grande assente, è il Padre: «Quant à l’écharpe rouge que lui et moi voyons chacun s’éployer sur le coeur de l’autre, c’est ce qui nous unit, d’une façon à la fois invisible et essentielle, c’est la paternité et la filiation, ce que l’on appelle le lien de sang» (pp. 40-41). Legame che non aveva potuto autentificarsi in quanto faceva difetto, in Élie Bonnefoy, la trasmissione della parola. La Parola era censurata, come per timore di perdere quella della propria madre, in cambio di parole gelate trovate fuori, nei giornali, nei libri, «qui analysent et légifèrent» (p. 69).
Cercava ansioso in un prato, il fanciullo Yves, un quadrifoglio da donare al padre prima di una partenza; ma non vi erano, in quel punto del mondo, che trifogli: «la feuille ajoutée aux trois autres ne pouvant pas s’unir comme l’esprit le désire à ce que la nature propose » (p. 74). Ecco potersi riconoscere, in questa scrittura liminare di Bonnefoy, il quarto frammento: la donazione della parola alla madre di suo padre, sua figlia.

(Michela Landi)

¬ top of page


Iniziative
22 novembre 2024
Recensibili per marzo 2025

19 settembre 2024
Il saluto del Direttore Francesco Stella

19 settembre 2024
Biblioteca Lettere Firenze: Mostra copertine Semicerchio e letture primi 70 volumi

16 settembre 2024
Guida alla mostra delle copertine, rassegna stampa web, video 25 anni

21 aprile 2024
Addio ad Anna Maria Volpini

9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Recensibili 2023

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398