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NELSON SAÚTE (org. e prefácio). Nunca mais é sabado. Antologia de poesia moçambicana. Lisboa: Dom Quixote, 2004, 632 pagine, 22
L’antologia pubblicata dalla casa editrice Dom Quixote, di Lisbona, raggruppa i poeti mozambicani nati nel ventesimo secolo che abbiano pubblicato in libro. L’organizzatore spiega, nelle pagine iniziali della presentazione, che «la miglior poesia mozambicana é presente in queste pagine del libro» (p. 31). I molti nomi presenti nel libro, che si vuole esaustivo e denso, rappresentano voci e percorsi che caratterizzano la storia recente della poesia mozambicana, «marcando la diversità che è una delle sue singolari caratteristiche, il cosmopolitismo della nostra poesia, l’evidente eccletticismo, in un evidente [...] gioco tra tradizione e modernità» (p. 31).
L’antologia presenta, quindi, le varie facce poetiche di questo paese, scandite dai recenti avvenimenti storici (l’occupazione portoghese, la guerra per l’Indipendenza nazionale, il cammino di formazione di una «nuova» nazione), tappe scandite da un quotidiano doloroso, appartenenti a un’epoca e a una storia in cui la condizione umana testa i suoi limiti. Allo stesso tempo, l’antologia propone la voce di poeti più aperti alle provocazioni estetiche e alle sperimentazioni del linguaggio, come lo sono Luis Carlos Patraquim e Eduardo White.
Imprescindibile, l’antologia è un efficace e prezioso strumento per approfondire il panorama della poesia scritta nelle ex-colonie portoghesi. Tra i nomi qui riuniti, citiamo i noti José Craveirinha, Glória de Sant’Ana, Noémia de Souza, Rui Knopfli, Calane da Silva, Luís Carlos Patraquim, Mia Couto, Filimone Meigos, Eduardo White.
Prisca Agustoni
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