Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

UMBERTO PIERSANTI, Nel tempo che precede, Torino, Einaudi 2002, pp. 171, Euro 13,00.

«Il miglior tempo è quello / che precede » (L’antica casa); tutto è passato, dunque, almeno tutto ciò che pertiene alla poesia, storie ora di un mondo primordiale, ora di più intime vicende. Passato, in particolare, i mythoi della prima sezione (Nel tempo che precede), «l’antichissima poesia di nostra gente» marchigiana, che non è canto per una remota e fulgida età dell’oro (solo per inganno evocata dalla regina dei miraggi, Morgana, nel Sogno), ma «tragedia pastorale», là dove gli uomini cadono quotidianamente vittime di arcane e mortali fascinazioni; poesia che se del melos di Virgilio si rammenta è per narrare lo stupore di fronte a incanti e remedia di pharmaceutriae, allettamenti di creature boscherecce (La fata: «Silvia l’incantatrice lì dimora»), prodigi di selve che si animano al pari di quelle tassiane (Il folletto: «i boschi sono pieni d’esseri strani»). Teatro barocco di cronache meravigliose un angulus poetico chiuso e protetto dai «monti azzurri» (Per luoghi remoti) del Leopardi fanciullo e immaginifico, da quelle Cesane «popolate di baroni e di vassalli» del collegiale d’Urbino. «Ricordanze» e «Ricordi», dunque, una memoria che si fa poesia, ora narrando del «borgo» ora della casa, di Madìo come della «giovane madre», «alta come una quercia, / snella come la canna», oniricamente riveduta passeggiare su questa terra (Solo un anno è passato, Allora tu parlavi dalle valli, L’osteria del mare), se non dell’intera famigliuola dispersa, ma riunita «per un attimo» nell’antica casa, a Pasqua (La strada bianca e Via delle Mura; e qui è altro Pascoli, quello del Ritorno a San Mauro o di myricae quali Sogno e Colloquio, a mostrare la via per tali catabasi). Pascoli, comunque, il poeta eletto a compagno di cammino, il giovane cantore di «boschi che san di funghi e spiran la malia» (L’acqua nera), come l’esperto e solitario pellegrino che per «greppi» se ne andava a erborare; l’ampio campionario fitomorfico di Piersanti, se contempla identiche presenze (si pensi alla Pervinca o al Vischio giallo, al prunalbo e alla violacciocca di Neve di fine marzo – altrettanto possiamo dire del bestiario, in cui, accanto a mansuete greggi, è la specie uccellina, con le figlie del limo e dell’aria, a dominare la scena), ne annovera altre, conformi tuttavia al carattere di umili cesti (l’aglio bianco, la lunaria, il gigaro arancione, il lupino rosso, ecc.), ovvero di esiziali sensitive plants (un sacro raccapriccio coglie tanto di fronte alla digitale quanto a queste inquietanti Manine). Un Pascoli ammiccato con tocco leggero come nei Segni: «se la civetta sghignazza», «pastore, ma la rosa di macchia / non ti rallegra?» (si vedano in Myricae La civetta e Rosa di macchia); o magari sinopia per il quadro della Salamandra: «petali di melo e d’albicocco» (su analoga scena primaverile si apre, nei Primi poemetti, Il vischio). Un’eco di Novembre (sempre dalle Myricae) riudiamo nel Prugnolo: «nel cielo così chiaro», come nell’incipit di A Comacchio («viene il vento [...]») torna a soffiare il già leopardiano vento dell’Ora di Barga (Canti di Castelvecchio); fine identica a quella del Fringuello cieco (Canti di Castelvecchio) attende (e qui la preveggenza si fa piuttosto saputa conoscenza degli «antefatti» poetici) L’ucielletto: «beve l’ucielletto, / il suo ultimo sole», come l’insepolto «bimbo assorto / che sorride» e dismaga i pastori (Il fiore dell’aria), se è fantasima delle leggende locali, è pur anche compagno, nella disgrazia, dell’insepolto Giovannino (Canti di Castelvecchio). Ancor più esclusivo il dialogo col maestro di tanta poesia che essenzialmente parla di poesia: «- non entrare – gli dice / tra le felci, / hanno ammazzato un uomo che tornava / contento alla sua casa, coi regali, / era robusto e ardito [...] adesso sta lì, sotto [...]» (Il folletto); vietato è l’ingresso ai profani nella fatata boscaglia, dove antichi misfatti che lasciano spettri invendicati (manifesto l’espiativo riallestimento della scena del celebre delitto pascoliano del X Agosto) solo se otterranno ascolto meneranno alla riconquista del perduto eden: «dopo fuggiranno le serpi di tra le canne, / via tutto il fumo, i vapori della terra, / cresceranno altre piante, anche la rosa / selvatica, dai petali leggeri, / fringuelli ed usignoli sempre a cantare». Gradini iniziatici di un’ascesa, le sezioni della raccolta scandiscono un percorso che dalle «favole antiche» conduce, tramite l’educativa sosta a rimirare un mondo di «cespi, fiori e animali», all’intima e cronachistica «poesia famigliare», analogamente alle varie e successive maniere poetiche sperimentate da Pascoli, sulle cui orme procede Piersanti, il «qualcuno dal suo sangue / chiamato».

Francesca Latini

¬ top of page


Iniziative
19 settembre 2024
Biblioteca Lettere Firenze: Mostra copertine Semicerchio e letture primi 70 volumi

19 settembre 2024
Il saluto del Direttore Francesco Stella

16 settembre 2024
Guida alla mostra delle copertine, rassegna stampa web, video 25 anni

21 aprile 2024
Addio ad Anna Maria Volpini

9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

11 settembre 2023
Recensibili 2023

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398