« indietro FRANCO BRIOSCHI, COSTANZO DI GIROLAMO, MASSIMO FUSILLO, Introduzione alla letteratura, Roma, Carocci, 2013 (ristampa 2017), pp. 320, € 25,00.
L’avanzare della teoria letteraria – con i suoi ciclici entusiasmi, i suoi ripensamenti, i suoi percorsi più accidentati – quasi sempre, nel corso del Novecento, ha trovato le strade per rinnovarsi – prima con il formalismo russo, più tardi con la stagione strutturalista, dopo ancora con ciò che le è seguito – con l’appropriazione, da parte dei critici, di un lessico e di strumenti concettuali propri di altri campi delle scienze umane: la linguistica, l’estetica, l’antropologia, la sociologia, la semiotica. Proprio questo desiderio di apertura metodologica è da sempre alla base anche di Introduzione alla letteratura (2003; 2013), uno dei piu longevi e riusciti manuali di critica letteraria, scritto da Franco Brioschi, Costanzo Di Girolamo e Massimo Fusillo. Alla base del lavoro, la cui prima versione, a cura dei primi due autori, era uscita a metà degli anni ottanta con il titolo Elementi di teoria della letteratura (1984), c’erano infatti le idee di Nelson Goodman sul significato dell’esperienza estetica, secondo cui il valore di un’opera d’arte non sarebbe tanto questione di cosa (what is art?), ma di quando (when is art?). «Qualcosa può funzionare come opera d’arte in un certo periodo e non in altri», ha scritto Goodman, la cui edizione italiana di The Languages of Art (1968), è stata curata proprio da Brioschi, «La vera domanda non è ‘Quali oggetti sono (permanentemente) opere d’arte?’, ma ‘Quando un oggetto è un’opera d’arte?’». Uno spostamento di questo tipo, naturalmente, porta a riflettere sull’unicità e sull’irripetibilità di ogni singola lettura e a mettere al centro dell’esperienza estetica il lettore quale co-creatore dell’opera letteraria. In seguito, la seconda edizione del manuale (2003), con l’intervento di un terzo autore, Massimo Fusillo, è rimasta fedele allo spirito di apertura e rinnovamento originario, aggiornando l’impostazione del volume sulla base degli esiti del dibattito critico italiano e internazionale e aprendo l’analisi a nuovi territori, in particolare nell’ambito della comparatistica, come la critica tematica e gli studi inter artes. Adesso, con quest’ultima edizione (2013), frutto di un lavoro di aggiornamento che ha avuto tra i collaboratori studiosi come Giulio Iacoli, Eleonora Pinzuti, Gianluigi Simonetti, Stefano Ercolino, le frontiere vengono spostate ancora più avanti. Nuovi capitoli si concentrano infatti sul rapporto tra la letteratura e altre dimensioni dell’esperienza, come i luoghi e lo spazio (con riferimento in particolare alla ‘geocritica’), l’identità personale (le teorie ‘queer’ e la riflessione sulla pluralità e sulle possibili ibridazioni del soggetto contemporaneo), la realta e la sua mimesi (e quindi il dibattito sul rapporto tra ‘fiction’ e ‘nonfiction’ e sulle nuove strade del ‘realismo’), il mondo delle idee e la dimensione morale dell’arte (con riferimento all’impegno intellettuale e alla cosiddetta ‘ethical turn’). Negli ultimi anni, del resto, la definizione stessa del linguaggio letterario si è allargata a comprendere dimensioni che tradizionalmente le erano estranee. Le indagini dei cultural studies provano come, per comprendere un testo, occorra esaminarlo tenendo conto del piu vasto ‘discorso’, in senso foucaultiano, in cui è stato prima immaginato e poi diffuso: un insieme di rappresentazioni scritte, visuali e performative, che comprende intenzioni, linguaggi e fruitori spesso eterogenei, ma che nel loro complesso concorrono a determinare, nel segno della contaminazione culturale, il capitale mimetico del nostro tempo. (Luigi Marfè) ¬ top of page |
|||||
Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398 |