Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

CARMEN GALLO, Appartamenti o stanze, Napoli, edizioni d’if, 2017, pp. 54, € 16,00.

Nella nota al testo che chiude Appartamenti e stanze, si dice che «Questo libro racconta una storia»; se solitamente i paratesti servono ad esplicitare genesi e contesto di un’opera (spesso con riferimenti alle occasioni empiriche che hanno dato vita alle poesie), qui anche il testo esplicativo viene presentato come parte della narrazione, in quanto l’enunciazione è affidata alla prima persona plurale che è anche la principale voce narrante della storia che abbiamo letto («nella prima sezione siamo noi a descrivere i personaggi. Noi siamo la terza persona»). Con questa strategia, l’autrice consegna al lettore, prima di chiudere il libro, l’idea di scrittura che fonda queste pagine: la poesia come una stanza, un ambiente in cui installarsi e ascoltare le storie delle voci che ci abitano. D’altro canto, la stessa epigrafe da Emily Dickinson (la cui parte finale recita: «la mente ha corridoi che superano i luoghi materiali») va in questa direzione, e l’oggettivizzazione dei fantasmi psichici sembra essere la funzione principale di questa narrazione in versi e prose.
La poesia, dunque, come ‘storia di un’anima di petrarchesca memoria (e le stanze del titolo alludono forse anche alle ‘’strofe’), ma fuori dalle strutture tipicamente liriche (io/tu), che pure non mancano, significativamente, in conclusione. L’unità del soggetto si scinde in molti personaggi, identificati non da un nome, ma da un scarna referenzialità denotativa (la donna con i capelli neri, la donna bianca, l’uomo con il vetro, l’uomo, le donne ecc.); ciò che possiamo definire un processo di soggettivazione diventa teatro, messa in scena di movimenti e interazioni. La voce narrante, come detto, è affidata ad un noi, che, da un lato, assume le fattezze di un coro che descrive le scene, dall’altro, è anche materializzazione di angosce e ricordi della protagonista principale, la «donna dai capelli neri» che prende la parola nelle quattro poesie dell’ultima sezione (La caduta più del salto). Rivelatrici della natura del ‘noi’ sono le prose della sezione centrale (Noi siamo qui), in cui queste figure dell’ossessione (memoriale e psichica) narrano la loro vita all’interno dell’appartamento dell’«uomo» e della protagonista, mentre quest’ultima vuole sottrarsi alla loro presenza («adesso dice che vuole vedere, ci morde le mani») oppure alle loro storie («Noi iniziamo a raccontare una storia […] La donna non vuole ascoltarci»), sebbene sia continuamente attratta da loro («La donna è venuta a cercarci»).
Potremmo infatti dire che la narrazione è suddivisa in tre parti, in cui si gioca la partita fra il noi delle voci e la donna: nelle prime tre sezioni (L’aria adesso, La donna scava, Solo fuori è freddo) il coro ci mette di fronte a scene di ricordi o traumi, molto spesso coincidenti anche con personaggi (ad esempio, «l’uomo col vetro» che apre il libro, immagine di instabilità e suicidio; oppure la «donna bianca» che diventa sedia, funzione dell’immobilità della memoria, che tra l’altro verrà successivamente identificata con la madre della protagonista); nella sezione Noi siamo qui, invece, la donna e il ‘noi’ ingaggiano una vera e propria lotta per la sopravvivenza e il graduale allontanamento del ‘noi’ e la fine del suo dominio viene sancito dall’ultima sezione (La caduta più del salto), in cui la donna può accedere alla parola, assumere in prima persona le fila del discorso per descrivere «il nuovo ordine di calamità», e finalmente riconoscere di essere lei stessa un ambiente infestato, di essere «ancora estranea io, a ogni assestamento»; dunque, alla conclusione è affidata una presa di coscienza, non la fine del dissidio.
Se Carmen Gallo già in Paura degli occhi (il suo esordio poetico) si soffermava sui meccanismi di percezione e coscienza, in questo libro l’autrice propone una teatralizzazione delle voci psichiche e dei continui compromessi (cui tutti siamo costretti) tra coscienza desta e presenze fantasmatiche. In questa prospettiva, sembra determinante la lezione di Beckett, dal quale Gallo riprende lo scontro duale tra le voci ossessive (il ‘noi’ narrante) e il soggetto che ne è incalzato. Di contro, il carattere perturbante ed enigmatico della narrazione sembra invece essere un’eredità di Ágota Kristóf (più evidente nelle prose centrali). Tra questi due poli si situa la strategia minimalista, la sintassi scarna ed essenziale, i versi fondati sulla percussività di tre o quattro ictus principali, nonché le prose in stile paratattico prive di alterazione dell’ordine naturale dei componenti. È questa una strategia di distanziamento (che non significa assenza di pathos) che permette una piena visione di quanto lavoro ci voglia per dire «io».

(Bernardo De Luca)

¬ top of page


Iniziative
21 aprile 2024
Addio ad Anna Maria Volpini

9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

11 settembre 2023
Recensibili 2023

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

19 settembre 2022
Poeti di "Semicerchio" presentano l'antologia ANIMALIA

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

27 agosto 2021
Recensibili 2021

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

16 aprile 2021
Filologia della canzone: presentazione di "Like a Rolling Stone" di M.G. Mossa

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

28 dicembre 2020
Bandi per collaborazione con Semicerchio e Centro I Deug-Su

20 novembre 2020
Pietro Tripodo Traduttore: presentazione online di Semicerchio 62

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

28 maggio 2020
Seminario di Andrea Sirotti sulla nuova Dickinson

22 maggio 2020
Seminario di Antonella Francini su AMY HEMPEL e LAUREN GROFF

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

28 aprile 2020
Progetto di Riscrittura creativa della lirica trobadorica

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398