« indietro TESTO A FRONTE. Teoria e pratica della traduzione, n. 58 – I semestre 2018, dir. F. Buffoni-P. Giovannetti-P. Proietti- G. Puglisi, Milano, Marcos Y Marcos, pp. 154, € 25,00.
Apre questo numero un breve editoriale di Tim Parks Gained in translation sui meriti delle traduzioni e sul falso mito della loro soggettività e conseguente indiscutibilità, seguito da Spigolature traduttive (nel senso di traduttologiche) di Flavio Santi su Steinbeck e Joyce, una micronota di Mikaël Gómez Guthart su Lin Shu, autore del “Chisciotte”, due riflessioni sul valore del tradurre, con case-studies, di Inger Christensen Sono tutte parole e La seta, lo spazio, la lingua, il cuore, tradotte a loro volta dal danese, la prima traduzione italiana di due prose in inglese di Amelia Rosselli (a cura di Elena Carletti), una miniantologia di poesia neozelandese di Francesca Benocci, quindi traduzioni poetiche di Pietro Federico dall’inglese di Martha Serpas e di Simone Maria Bonin dallo spagnolo del peruviano Nilton Santiago. Chiude l’abituale Quaderno di traduzioni, una recensione e una nutrita serie di utili Segnalazioni. [F. Stella] Kamen’. Rivista di poesia e di filosofia. N.51 Giugno 2017, anno XXVI, Libreria Ticinum Editore, Voghera. Sede: Viale Vittorio Veneto 23, 26845, Codogno. Contatti: 0377 30709. Direttore responsabile Amedeo Anelli, prezzo € 10,00, pp. 120. Questo numero della Rivista si apre con la sezione Letteratura e Giornalismo dedicata a Dino Terra (1903-1995), pseudonimo di Armando Simonetti, giornalista, saggista e critico d’arte di respiro europeo. La sezione Materiali, curata da Mariapia Frigerio, è riservata all’indimenticabile Paolo Poli, di cui vengono riprodotti anche alcuni brevi testi teatrali. La sezione Poesia ospita un’antologia di Paolo Febbraro, autore e collaboratore di numerose iniziative dedicate al mondo della poesia, dall’ «Annuario», che ha diretto dal 2006 al 2012, ai contributi per il domenicale del Sole 24, fino ai volumi dedicati a Saba, Levi, Heaney. La selezione dei testi presentati, scelti dal poeta stesso, contiene editi e inediti. Nella poesia di Febbraro si mescolano suggestioni diverse, da quelle caproniane («Fuma il fucile, ha un cacciatore in spalla / e fischiettando scende la salita», Ordine sparso) a quelle filosofiche (Tempo reale); come rileva Simone Zafferani nella nota postfatoria, emerge l’amore per l’Irlanda, nutrito anche da motivi autobiografici, come nell’inedita Al vento («Amore io ti prometto/ che se fossi al vento / della baia di Dublino, / adesso, in gennaio, / non avrei freddo» e un interesse forte per alcune figure che hanno sostanziato la nostra letteratura: «(…) nel mortorio / dei giorni stare sospesi, dannandosi / al vero infinito del desiato riso», Paolo Malatesta (a parte, di Francesca). Kamen’. Rivista di poesia e di filosofia. N.52 Gennaio 2018, anno XXVII, Libreria Ticinum Editore, Voghera. Sede: Viale Vittorio Veneto 23, 26845, Codogno. Contatti: 0377 30709. Direttore responsabile Amedeo Anelli, prezzo € 10,00, pp. 145. La Rivista si apre con la sezione Filosofia dedicata a Dino Formaggio. Per la sezione poetica si leggono poesie di Nikolaj S. Gumilëv tradotte e curate da Amedeo Anelli. Il poeta russo, nato nel 1886, ha perfezionato la sua formazione in Francia compiendo poi numerosi viaggi in Italia e in Africa. Con Anna Achmatova (sua moglie) e Osip Mandel’štam fu tra i promotori del movimento acmeista, che tentava il superamento del simbolismo attraverso la cura formale del verso e una maggiore aderenza al reale. Ingiustamente accusato di un complotto monarchico, fu giustiziato nel 1921.Tutte le poesie sono corredate dal testo russo a fronte. «Nel giorno in cui il mondo fu creato / quando Dio vi volgeva il suo sguardo, / con la parola fermavano il sole, / con la parola distruggevano le città. (…) Ma dimenticammo che numinosa / è solo la parola, tra le ansie terrene, / e nel Vangelo di Giovanni / è detto che la parola è Dio. Noi le imponemmo i limiti / insufficienti della Natura / e come le api in un alveare deserto, / male odorano le morte parole.». (La parola). In calce all’antologia poetica è riprodotto, in traduzione italiana, il testo L’eredità del Simbolismo e l’Acmeismo che l’autore pubblicò sulla rivista «Apollon» n. 1 gennaio 1913. La sezione Letteratura e giornalismo, curata da Sara Calderoni, è dedicata ad Albert Camus. Kamen’. Rivista di poesia e di filosofia. N.53 Giugno 2018, anno XXVII, Libreria Ticinum Editore, Voghera. Sede: Viale Vittorio Veneto 23, 26845, Codogno. Contatti: 0377 30709. Direttore responsabile Amedeo Anelli, prezzo € 10,00, pp. 145. La Rivista si apre con la sezione filosofica, che ospita due saggi - uno su Bergson e uno su Einstein - di Angelo Genovesi, alla cui memoria il numero è dedicato. La sezione Letteratura e giornalismo, curata dal Direttore Amedeo Anelli, è dedicata a Majakovskij. La sezione Poesia presenta liriche di Lidija Vukcˇ evic´ dalla raccolta L’abbraccio della lingua (Zagrljaj jezika, CDNK, 2011) ed è stata curata dalla poetessa slava insieme a Milica Marinovic´. Filologa di formazione, Lidija Vukcˇ evic´ ha studiato a Zagabria e si è perfezionata in Francia (esperienza che pare aver segnato profondamente il suo modus sentiendi con forti suggestioni simboliste); ha insegnato a Grenoble e a Milano. Nei testi qui pubblicati si avverte la costante urgenza metapoetica che, se a volte sembra sostanziata da tocchi ingenui, perviene comunque a una sua disarmante sincerità: «Al posto della Prefazione. Perché non scriviamo poesia. Tesi: (…) 5. Perché si pensa che dalla poesia non si può imparare nulla. (…) 7. Perché scompare la razza che capisce o canta il sublime. (…) 9. Perché ogni piccolo borghese che è in noi odia i poeti. (…) 12. Perché siamo iconoclasti ed empi. Antitesi. (…) 3. Perché solo tramite la poesia diventiamo letterari nobili. 5. Perché la poesia è essenza e resistenza. (…) 7. Perché la razza poetica è più pericolosa di tutti i rivoluzionari. (…) 11. Perché i poeti nati sanno che la poesia spiega e cambia il mondo. 12. Perché solo la poesia è primordiale religione dello spirito. Sintesi (…) 2. Perché la poesia unisce le impossibilità. (…) 4. Perché la poesia crea anche quando distrugge (…). 7. Perché nessuno, nemmeno il poeta, teme la poesia.(…) 11. Perché per i poeti agire vuol dire cambiare il mondo con la poesia. 12. Perché solo lo spirito della poesia apre la porta della fede.». Anterem. Rivista di ricerca letteraria, a. XLIII, n. 96, giugno 2018. Direttore Flavio Ermini, direzione e redazione: via Zambelli 15, 37121 Verona. direzione@anteremedizioni.it. pp. 95, prezzo € 20,00. Questo numero, intitolato Oltre le apparenze, esplora un tema molto sentito dalla Redazione della Rvista, sempre protesa a esplorare e riconoscere i momenti in cui l’infinito si invera nell’arte. L’esergo di copertina («Dove si vede l’invisibile, là si crea l’increato») è di Niccolò Cusano, il filosofo della riflessione tra finito e infinito (uomo e Dio) e della speculazione sui limiti imposti alla conoscenza immanente. L’editoriale, come sempre curato dal Direttore Flavio Ermini, riporta il tema dell’apparenza alla poesia, che nella sua interpretazione è anche scavo profondo nell’ancestrale, ricerca dell’origine, sia pur magmatica, attraverso la parola che, fuori dal tempo, possa attingere l’infinito. Emergono con una certa rilevanza l’avversione per qualsiasi fideistica modernolatria e la necessità di scavare (nel profondo, all’indietro) per ricongiungere in un tutto i lacerti - anche verbali - della realtà disgregata. Numerosi gli autori antologizzati nel numero, tra i poeti Paul Valéry (trad. Adriano Marchetti), Flavio Ermini, Arsenij Tarkovskij (trad. Gario Zappi), Benjamin Fondane (trad. Domenico Brancale), Giorgio Bonacini, Christian Hubin (trad. Margherita Orsino), Laura Caccia, Lyndon Davies (trad. Claudia Azzolla). QdR6 Didattica e Letteratura. Per leggere i classici del Novecento, a cura di Francesca Latini e Simone Giusti, Loescher Editore, Torino, 2017. Pp. 547, € 19,90. Il QdR dedicato ai classici del Novecento offre al lettore, e non solo all’insegnante (a cui è specificamente dedicata la postfazione firmata da Simone Giusti), molti spunti di riflessione; Francesca Latini, nelle ricche pagine introduttive, chiarisce lo spirito che anima il volume e perciò si sofferma sull’approccio esegetico utilizzato nei vari contributi, mettendone in evidenza le tipologie: lettura interpretativa, commento, lectiones, commento puro, strumenti da modulare sulla base del rapporto più o meno vassallatico dell’interprete col testo. Vari sono i problemi dell’interpretazione testuale, compresa la mise en page delle note, la collocazione dell’analisi metrica o degli elementi peritestuali (il titolo, la raccolta) all’interno del commento; così questa raccolta esemplifica, attraverso le soluzioni adottate nei saggi, quelle più persuasive e fruibili. Punto fermo ormai di ogni operazione ermeneutica è una certa flessibilità nell’uso del mezzo critico, da scegliere sulla base del testo e non a priori (studio del contesto storico, analisi diacronica, varianti, uso delle fonti, collocamento nella produzione autoriale, etc.). La selezione di autori antologizzati, pur molto rappresentativa (e con qualche felice inclusione come Antonia Pozzi o Francesco Guccini), si mantiene lontano dalla proposta di un “canone didattico”. L’elemento organante del volume è costituito, come già detto, dagli apparati ermeneutici, ma si potrebbe ugualmente osservare la confluenza dei testi, che la curatrice dichiara però involontaria, verso tre grandi filoni che percorrono la nostra letteratura nel secolo scorso: letteratura engagé e di denuncia sociale, letteratura esistenziale, riflessioni autoriali sul ruolo dell’intellettuale. Questi i poeti presenti nell’antologia: Guido Gozzano, Umbero Saba, Dino Campana, Clemente Rebora, Camillo Sbarbaro, Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Antonia Pozzi, Pier Paolo Pasolini, Attilio Bertolucci, Franco Fortini, Vittorio Sereni, Milo De Angelis, Francesco Guccini, Andrea Zanzotto, Alda Merini, Fabio Pusterla, Giovanni Raboni, Valerio Magrelli. ¬ top of page |
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