Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

ANNA CASCELLA LUCIANI, Tutte le poesie. 1973-2009, Roma, Gaffi, 2011, pp. 768, € 25,00.



Bisognerebbe tenere sempre divisi ragione e sentimento, per evitare che l’una finisca col plagiare l’altro e viceversa: un discorso ineludibile, certo, ma meno ovvio quando ragione e sentimento sembrano – assieme – i fondamenti di una poesia. Una, e non genericamente della poesia, perché il volume pubblicato da Gaffi quasi quattro anni fa di Tutte le poesie di Anna Cascella Luciani racconta di trentasei anni di poesia e di versi vissuti come supplemento alla vita, come protesi del pensiero e come alibi, altrove dell’esistenza stessa. Va da sé che ogni tentativo di mediazione tra poesia ed esperienza risulta eccessivo e insufficiente a descrivere una mole di testi che ricopre oltre 700 pagine: occorre tuttavia tentare un breve compendio, che guidi verso la definizione di un percorso nato e accresciuto per concrezioni e aggiunte, dove le parti mai si sovrappongono in maniera identica, risultando più spesso variazioni dell’uguale. È forse la matrice latina e classica, rilevata da Massimo Onofri nell’introduzione al volume, a confermare quanto detto, specie se si fa riferimento alla ‘facilità’ – in tutto ineccepibile – con cui si esprimeva il canto degli antichi: una considerazione all’apparenza scontata, ma che bene si abbina alle parole di Onofri, quando dice che «se la vita si vanifica nel niente dei suoi tesori, sarà comunque l’evidenza della musica a replicarne le verità, a consentirne, per via di prosodia, la consistenza» (p. 15). Leggiamo, dunque, Tesoro da nulla, raccolta nella sezione Migrazioni (che contiene poesia datate tra il 1977 e il 1982), ma che a un orecchio avvisato richiama il titolo dell’omonimo libretto uscito per Scheiwiller nel 1990, a breve distanza dalla vittoria del Premio intitolato a Laura Nobile:

«tesoro da nulla tesoro / da cento campane / tesoro che sbuccia / e rimane tesoro / che infila una gruccia / che mette quaranta / stampelle che impasta / l’anello di pane / tesoro dai cento / vestiti tesoro di neve / più bianca che l’onda / del mare rimanda / tesoro di vetro / e cristallo che spezza / i cento smerigli tesoro / di mille scoiattoli / in fuga di rami scoperti / del nulla che bruca / l’alisso viola tesoro / che corre e che taglia / la bruna canora punta / dell’ora che intinge / il piede e lo prende / per molto, tesoro / tesoro tesoro» (p. 151).

Ci sembra questo un caso evidente, per cui l’improvviso sottende ciascuna qualità della scrittura, specialmente quella «cantabilità» (ricordata ancora da Onofri) che sempre vira dalla concinnitas degli strumenti (retorici e sintattitici: allitterazioni, inversioni, riprese, anafore e quant’altro) verso l’esorcismo della parola. I nomi che s’intersecano nel cielo di questa poetessa sono quelli più o meno evidenti di Saba, Penna, Caproni, Giudici, mediati dal rigore di certo Fortini: personaggio chiave, quest’ultimo, nella vicenda poetica di Anna Cascella, a partire almeno dall’inserimento tra i Nuovi poeti italiani 1 (Einaudi 1980) che le conferisce una prima e significativa visibilità, nonostante le alterne vicende che poi s’imporranno sul suo destino. Tentando tuttavia di non incappare in una prigione di mere referenzialità o relazioni, cerchiamo di cogliere, dopo le ascendenze di una pur lecita costellazione, gli esiti più alti di tutto il cammino: Onofri, in particolare, si lancia nella definizione di Tutte le oscurità del verde (1996-2005) come «uno dei picchi della poesia italiana di questi anni»; potremmo almeno elencare alcune indicazioni di merito. Lo stile sapienziale e sottile, duttile fino all’aforisma e al motto d’arguzia o all’ironia della sentenza («per l’inganno del clima / le gemme soffriranno – / così soffre la vita / per l’inganno –», p. 493), si connota di quell’esilità che riesce a reggere tutti i tempi, fino al fiato del racconto (l’epopea familiare à la Bertolucci, narrata all’interno della sezione La vita negli orli), mentre in immagine viene doppiata la distanza del mito nella definizione più lampante dell’essere, con un movimento che decentra sentimenti e ricordi e li conduce verso i margini della loro essenza elementare. E così, in (eros) si legge: «perenne è il tempo – fluttuando tra vita e morte / e senso – significato / compiuto da un momento – / attimo che ripete ogni / suo tempo» (p. 488). Dunque l’istante, il momento supremo oraziano, il moto del tempo che diventa motto, spinta, ma più spesso si potrebbe dire che sia la pastosità verbale, la renitenza della parola a trascendere il valore di se stessa, a calcolare la resistenza di certe inflessioni e il valore stesso di questa voce, sicuramente tesa sul versante del verso: «nel gelo che perdura / scrivo una poesia – / perduta anima / mia – calore divaricato / su fiato e malattia – amore derubato – / giallo di giunchiglia – / profumo che ritorna – / diaspro – tempio – forma –» (p. 589). Non un segno di facile impressionismo, né tantomeno autobiografia, ma mediazione continua tra capacità d’espressione, cultura e vita, attivate nella svolta di versi non precipitanti gli uni sugli altri, ma che vivono di una loro tensione particolare, che risiede in parte nella pronuncia e in parte nella sostanza della loro autenticità.

(Marco Corsi)

¬ top of page


Iniziative
19 settembre 2024
Biblioteca Lettere Firenze: Mostra copertine Semicerchio e letture primi 70 volumi

19 settembre 2024
Il saluto del Direttore Francesco Stella

16 settembre 2024
Guida alla mostra delle copertine, rassegna stampa web, video 25 anni

21 aprile 2024
Addio ad Anna Maria Volpini

9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

11 settembre 2023
Recensibili 2023

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398