Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

LORENZO CHIUCHIÙ, Sorteggio, Milano, Marietti, 2012, pp. 75, € 13,00.


        Sin dal primo incontro con Lorenzo Chiuchiù, nell’estate del 2003, mi ha colpito la forza e la serietà della sua riflessione sulla poesia. Lorenzo è un poeta che pensa, cosa molto rara, è un poeta con una posizione sulla poesia, un poeta che ha suo un discorso profondo, raro e azzardato, una grafia intellettuale aristocratica e severa. Sa leggere un testo in una dimensione filosofica, ma ha anche un’attenzione aguzza ai movimenti minimi della pagina. Ecco, quando ho letto i suoi primi versi, ho avvertito la stessa tensione del suo discorso, la stessa voce fragile e tuttavia perentoria, il non accontentarsi mai di una soluzione facile. Lorenzo Chiuchiù compie infatti un viaggio nelle zone più segrete, impervie e introvabili dell’anima umana, un viaggio al termine della notte, nel centro della notte e all’inizio della notte, in quella linea di confine tra le ultime luci e le tenebre, quando s’intravedono ancora dei bagliori, ma il buio incombe minaccioso ed è un buio con cui non si scherza, non è una semplice notte che prepara l’alba, sono piuttosto le tenebre, il buio assoluto che ci vuole inghiottire. Per questo, come scrive Davide Rondoni nella quarta di copertina, avvertiamo il senso di un pericolo, la tensione di fronte a qualcosa di mortale che può accadere da un momento all’altro. Tutta la poesia di Lorenzo Chiuchiù è scritta lì, in un precipizio, per usare una parola cara a Lorenzo, in un pianerottolo senza ringhiera, nel pendio dei tetti o sul filo delle grondaie, in un luogo di precipizio e di capogiro, un luogo dove salvezza e condanna sono separate da una manciata di metri e lì siamo costretti ad abitare. C’è il senso di un vortice, di un’energia febbrile e incandescente che stronca la nostra fragile persona, un contrasto che abita e dilania ogni oggetto, di un turbine associativo, un turbine di opposti, un ossimoro permanente, una furia analogica che crea all’improvviso dei legami tra cose che sembravano lontane e che ora rivelano attraverso la poesia il loro vincolo segreto, la parte consanguinea del loro essere, il filo sotterraneo che le univa. Oppure, al contrario, separa con violenza cose che ci parevano vicine e rivelate ora nella loro potente estraneità, con la forza di un divorzio istantaneo tra due creature inseparabili. Ci sono immagini magnifiche che portano con sé la bufera di questo contrasto: il «bicchiere di terra», «la decapitazione del dono», «il dizionario dalle pagine bianche», e poi «le voci sorteggiate», «le gole identiche», «la corona nuziale del nulla», «il precipizio del latte», «il battesimo nel veleno», «i diari che impazziscono», «un addio dentro la grafite», «il nome proprio delle ore», «i fratelli del domani annientato». E, a proposito di questi «fratelli del domani annientato» – i morti – vorrei concludere con qualche parola su questo motivo conduttore che attraversa Sorteggio. La morte qui è nominata molte volte, è una delle protagoniste di questo libro. Ma non è una morte consueta. E anch’essa attraversata da uno scisma e da un impeto. È anch’essa presa nel temporale degli elementi che fin dalla copertina battezza questo libro. La morte qui non è immobile. Per questo non ci si può preparare alla morte, non si può andare verso di lei passo dopo passo, come un porto da raggiungere. La morte vive nell’incertezza di un sorteggio. La morte e la sorte vivono nella loro assonanza. La morte e i morti fanno irruzione. I morti sono «i fratelli del domani annientato», ci concedono solo poche ore e noi dobbiamo dire tutto in quel tempo minimo. I morti appartengono alla dismisura, all’enormità di un luogo impazzito. C’è anche un’anima russa in Lorenzo, che tende appunto alla dismisura, a una sovrabbondanza del sangue, a un’esplosione latente: il lungo, interminabile inverno russo sembra covare dentro di sé un demone che rimane lì, accovacciato per mesi e mesi, e poi esce fuori furibondo, si impadronisce dei cuori umani, entra nel sangue di Nastasia Filippovna o di Dimitri Karamazov. Uno spazio sterminato, dove non ci sono stanze né luoghi raccolti né luoghi di confessione. Sterminato e preistorico. Sterminato: questo è l’aggettivo esatto, che dice insieme l’enorme e lo sterminio. Preistorico: non c’è sviluppo né svolgimento, perché qui l’esistenza non è scorrevole, non avanza tappa dopo tappa ma precipita in verticale. La dialettica è troncata, tutto avviene saettante tra l’attimo e l’eterno, tra il foglio fragile del calendario e la durata assoluta del tempo: «Allora parleremo con i morti, i fratelli del domani annientato; non chiederemo che poche ore, una per ogni veglia: “Vedi, le maree hanno smesso di sognare la luna, la luna ha vènti che sfigurano”. Non chiederemo che poche ore, un conio arroventato e un dente rotto, la grazia bianca; chiederemo un addio dentro la grafite: se ora la legge è divelta tutte le gole diverranno identiche».

(Milo De Angelis)

¬ top of page


Iniziative
9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

11 settembre 2023
Recensibili 2023

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

19 settembre 2022
Poeti di "Semicerchio" presentano l'antologia ANIMALIA

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

27 agosto 2021
Recensibili 2021

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

16 aprile 2021
Filologia della canzone: presentazione di "Like a Rolling Stone" di M.G. Mossa

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

28 dicembre 2020
Bandi per collaborazione con Semicerchio e Centro I Deug-Su

20 novembre 2020
Pietro Tripodo Traduttore: presentazione online di Semicerchio 62

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

28 maggio 2020
Seminario di Andrea Sirotti sulla nuova Dickinson

22 maggio 2020
Seminario di Antonella Francini su AMY HEMPEL e LAUREN GROFF

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

28 aprile 2020
Progetto di Riscrittura creativa della lirica trobadorica

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398