« indietro Il mandato sociale della poesia di Jaroslaw Mikolajewski Non è possibile individuare alcun mandato sociale a parte quello che il poeta conferisce a se stesso rischiando di cadere nel ridicolo o – questa eventualità, frequente nel passato, rimane pur sempre possibile – dare una svolta alla storia, anche se non si tratta della storia attuale europea. Sono convinto che nella storia della Polonia per esempio le poesie di Zbigniew Herbert hanno costruito il fondamento razionale e sentimentale (sentimento di solitudine dignitosa) degli autori diretti della trasformazione degli anni ’80. Sono convinto che una tale operazione non è possibile nelle società europee di oggi. È invece sempre possibile il mandato costituito dalle attese che venivano indirizzate tradizionalmente al poeta come figura fuori della storia collettiva. Ciò è legato alla funzione «organizzativa» della poesia – alla sua capacità (di una parte della poesia) di organizzare il non detto. Esempio banale: Julia Hartwig, grande poetessa oggi 85enne ha scritto in una delle poesie che «ogni vecchio entra in farmacia e chiede scusa». Ero con lei quando le si è avvicinata una ragazza e ha ringraziato per averla liberata dall’irritazione provocata dalle continue scuse del suo vecchio padre.
Ecco - la somma di tali «organizzazioni» individuali può costituire un fatto sociale. La perdita di comunicabilità di una parte della poesia è di solito conseguenza della paura di cadere nel ridicolo. Alcuni poeti hanno paura dei messaggi, delle metafore e della trasparenza perché credono che il lettore abbia poca pazienza per distinguere fra una poesia semplice ma valida (Saba, Twardowski...) e una poesia banale e stereotipa. Invece i lettori sanno benissimo che cos’è la poesia vera e comprensibile proprio perché nel contatto con questo tipo di poesia sentono il beneficio dell’organizzazione dell’ inespresso magma che si portano dentro. La poesia non influisce oggi sul rinnovamento del linguaggio comune. La ricerca poetica dei narratori influisce sul rinnovamento della loro prosa. La ricerca poetica dei poeti influisce sul rinnovamento del linguaggio dei poeti. Sul piano sociale la ricerca poetica influisce sul rinnovamento dei contenuti della vita individuale. Ed è tutto. La canzone eseguita pubblicamente ha sostituito la danza pubblica. La canzone ascoltata in casa ha sostituito la poesia. Esistono però delle differenze sociali fra una canzone e una poesia. La più importante è l’elemento della solitudine, più vicino al vero, rispetto al senso della fraternità che dà l’ascolto di una canzone. Chi ascolta una canzone sente di poter comunicare con gli altri su quanto detto nella canzone. Chi legge una poesia, come chi ascolta una canzone, si sente ugualmente liberato dalla mostruosità dei propri sentimenti e pensieri. Però il senso dell’isolamento rimane quello di prima, a parte un certo legame con il poeta, ma di poeti viventi ce ne sono veramente pochi. Della maggior parte dei poeti non è rimasta neanche una traccia organica o materiale, indispensabile per sentirla una reale comunità. ¬ top of page |
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