Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

JACCOTTET-UNGARETTI, Jaccottet traducteur

d’Ungaretti, Correspondance 1946-1970, Édition établie, annotée

et présentée par José-Flore Tappy, Paris, Gallimard, «Les Cahiers de

la NRF», 2008, pp. 245.

Alla pazienza, che significa «aver resistito» con

modestia, senza rivolta né indifferenza, è dedicato un

recente scritto di Jaccottet su Morandi (Le bol du

pèlerin, Morandi, 2001; trad. it. di F. Pusterla, La

ciotola del pellegrino, Morandi, Bellinzona, Casagrande,

2007). La pazienza del contadino, del monaco, o del

pellegrino, ivi evocata, assurge a paradigma di quella,

talvolta dimenticata, del poeta e del traduttore. Se è

vero, con il Kafka qui citato, che all’impazienza si deve

la maggior parte dei nostri errori (e questo è quanto

mai attuale, in una cultura dominata dalle molteplici

sollecitazioni), la poesia e la traduzione, intese come

vocazione alla conoscenza del sé e dell’altro, ben

illustrano il lento e periglioso viaggio verso il

riconoscimento e la comprensione, la cui

mèta è l’itinerario stesso. E lo vede bene chi cura il

volume: «le chemin, incertain et en constante

évolution, importe autant que le résultat» (p. 18).

Il viaggio simbolico è illustrato, in

questo caso, dal duraturo sodalizio tra due poeti-

traduttori, interamente segnato da un instancabile

lavorìo sui testi: intorno ai problemi della traduzione

francese della poesia e della critica di Ungaretti ad

opera del giovane Jaccottet ruota infatti

‘pretestuosamente’ l’intera corrispondenza. Questa ha

inizio, infatti, con il primo viaggio in Italia del ventenne

Jaccottet e, segnata da numerose difficoltà logistiche,

dovute ai continui spostamenti e cambiamenti di

residenza di Ungaretti, non ha termine se non con la

morte di quest’ultimo, instancabile viaggiatore,

sopraggiunta al ritorno dagli Stati Uniti.

È suggestiva allora la metafora della ciotola del

viandante ad evocare, misticamente, la parola come

symbolon: cibo condiviso, tra poeti in tempo di povertà.

Pare esser questo, d’altronde, lo spirito profondo di una

corrispondenza talvolta laconica, segnata dall’umiltà e

la ritrosìa, quasi esclusivamente segnata da una

paziente applicazione ai testi, e costantemente mossa

dal rovello della ricerca del senso della parola. Se

questi documenti «apparaissent au premier regard –

nota la curatrice – dans leurs tâtonnements et leurs

ratures – austères et dissuasifs», «derrière la rigueur

du travail, on découvre deux créateurs aux prises avec

la langue, qui partagent la meme quête de la justesse,

une même conception éthique de la littérature, un

même engagement dans l’écriture» (p. 18). Ed è proprio

in seno ad una mistica poetica che Jaccottet evoca,

nella Ciotola del pellegrino, la prefazione ungarettiana

alla prima grande edizione francese dell’opera poetica

Leopardi (1964), laddove si riconosceva, in due uomini

profondamente segnati dal male del mondo, Leopardi e

Pascal, un «uguale cuore». E la parola «cuore»

commenta Jaccottet «che qui può sorprendere, può

anche illuminare. Illuminare, soprattutto, la rapida

allusione che ho fatto alla voce, all’accento della voce

nell’uno e nell’altro [...]. Ciò che Ungaretti designa con

la parola «cuore» voglio intenderlo come l’ardore

percepibile appunto nella voce di questi due

scrittori» (p. 20). Si tratta di un ardore che, quanto mai

vivo nella sobrietà e nel pudore, fa della parola

cerimoniale della poesia un fuoco capace di trasformare

la vita in spirito; e l’esistenza in silenziosa e viva

‘resistenza’. Convinto del primato dell’applicazione

sull’ispirazione, e certo di condividere questo principio

col suo interlocutore, Jaccottet esita di fronte ad

espressioni che rinviano in qualche modo all’intuizione

poetica. Ci sia d’esempio un commento alla traduzione

di Dunja di Ungaretti, quale appare nella lettera del 31

agosto 1969 (p. 201-202): «Indovinarlo: il me semble

qu’en français, ‘deviner la stupeur’ ne peut signifier

que, ou signifie d’abord, pour l’esprit: ‘découvrir tout à

coup, sentir tout à coup’ [...] et que cela ne peut

s’apprendre». La traduzione di «indovinare» con

«interpréter» era stata corretta da Ungaretti – come

ricorda in nota la curatrice – con «deviner», che non

aggrada Jaccottet, donde il commento. Ungaretti, che

redige l’intera corrispondenza nell’impeccabile francese

appreso alla Sorbona durante gli anni di studio, e che

segue il tutto con l’acume del poeta-traduttore quale lui

stesso era, propone allora il verbo «saisir» (cogliere) e

Jaccottet finirà per tradurlo, suo malgrado, con

«frapper» (colpire). Incondizionata restò, in ogni

circostanza, la fiducia di Ungaretti per il suo fedele

compagno di viaggio: colui che non seppe intendere la

poesia se non riflessa nell’anima altrui, elesse Jaccottet

a suo testimone, incaricandolo di pubblicare in Francia

la sua opera integrale.

Ammirevole l’apparato critico del volume, ricco di

notazioni e commenti. Preziose infine le introduzioni ad

ogni nuova fase della corrispondenza, che coincide

spesso con una nuova impresa traduttiva, di cui si

precisano le circostanze e i pretesti.

Michela Landi (febbraio 2009)


¬ top of page


Iniziative
22 novembre 2024
Recensibili per marzo 2025

19 settembre 2024
Il saluto del Direttore Francesco Stella

19 settembre 2024
Biblioteca Lettere Firenze: Mostra copertine Semicerchio e letture primi 70 volumi

16 settembre 2024
Guida alla mostra delle copertine, rassegna stampa web, video 25 anni

21 aprile 2024
Addio ad Anna Maria Volpini

9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Recensibili 2023

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398