Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

IN SEMICERCHIO. RIVISTA DI POESIA COMPARATA LXIV (2021/1) pp. 122-123 (scarica il pdf)

GIORGIA BONGIORNO, LAURA TOPPAN, AMBRA ZORAT (a cura di), «Ogni gloria e misura sconvolgendo» Studi sulla poesia di Fernanda Romagnoli, «Nuova Corrente» 161, LXV (gennaio-giugno 2018), pp. 232, € 20,90



Il volume – numero 161 della rivista Nuova Corrente a cura di Giorgia Bongiorno, Laura Toppan e Ambra Zorat – raccoglie gli atti di una giornata di studi tenuta alla Maison de l’Italie di Parigi, volti a una rilettura globale dell’opera di Fernanda Romagnoli, poetessa ingiustamente poco conosciuta e certamente da affiancare alle principali voci femminili del Novecento poetico. Un’interessante appendice si compone poi di fotografie della poetessa, di riproduzioni fotografiche di parte del materiale manoscritto rinvenuto, tra cui anche un inedito, e di una bibliografia aggiornata, ancora in fieri, dell’opera di Fernanda Romagnoli. L’inserimento in apertura del volume di una lettera della poetessa a Carlo Betocchi funge, per conferma delle stesse curatrici, da autoritratto e da introduzione nell’universo romagnoliano. Il primo scritto di Yannick Gouchan esplora la morfologia e la valenza dell’io nell’intera opera poetica, evidenziandone il percorso evolutivo attraverso gli aspetti stilistici. In fase iniziale, corrispondente alle prime tre raccolte, si pone l’accento sull’analogia tra l’io e gli elementi della natura – di cui si riconosce la matrice dannunziana e pascoliana – volta ad esprimere la coscienza poetante. Segue un’improvvisa interruzione che sposta l’io poetico verso il confronto con l’altro, connotato stilisticamente dai motivi del dissidio interiore (la ferita, la lotta, l’inconciliabilità tra esser donna, madre, moglie e poetessa). Una terza dimensione riscontrata riguarda il rapporto tra l’io e il divino come ricerca di un assoluto. Il successivo articolo di Paolo Valesio, dopo aver posto delle premesse sul metodo di approccio critico all’opera di Romagnoli, propende per tracciare una narrativa che costituisca una sorta di psicografia o poegrafia dell’autrice. Il percorso si delinea diacronicamente dall’esordio di Capriccio fino a Il tredicesimo invitato. Muovendo dalla prefazione di Giuseppe Lipparini a Capriccio, che vorrebbe la poesia di Fernanda Romagnoli un’espressione istintuale più che formalmente ricercata, Tatiana Bisanti nel suo scritto cerca di ribaltare tale posizione, dimostrando il manierismo e il linguaggio poetico volutamente costruito e esplorato in molteplici forme dall’autrice. Dopo le prime poesie, dove già si riscontrano dispositivi quali allitterazioni e consonanze volti a integrare l’elemento umano alla natura, nelle raccolte della maturità vengono delineati ‘circuiti di senso’ che creano una rete di rimandi sia interni ai componimenti sia nell’intera opera poetica. L’intervento successivo di Gabriele Marciano esplora le peculiarità del campo metaforico che vengono a crearsi con l’insistenza su determinate tematiche nel corso di tutta l’opera dell’autrice. La piattaforma metaforica su cui la poesia di Fernanda Romagnoli si muove secondo il critico va dall’armonia rivelata dalla natura fino alla fusione verso l’assoluto, per poi retrocedere nel rifugio e nella fuga, una volta percepito il senso del limite. Tuttavia, nonostante tali oscillazioni, l’opera viene posta come un organismo coeso dove gli stessi temi (la natura, il corpo, la tensione tra opposti) tornano a connotare di volta in volta livelli allegorici diversi, creando una stratificazione che è la complessità e la vera anima della poesia romagnoliana. Iris Chionne propone una prospettiva tematica, analizzando il rapporto di Fernanda Romagnoli con il tempo e le sue ripercussioni nell’opera poetica. Dalla struttura ciclica alla presenza di lessemi che rimandano alla temporalità in Capriccio, dal ritmo del verso che si fa più ansimante in Berretto rosso e Confiteor fino al tema centrale del decadimento del corpo, tutto sembra determinato dal drammatico e travagliato rapporto con il tempo, percepito dalla poetessa come irreversibile e definitivamente perduto. Nel successivo intervento di Laura Toppan viene presentato un focus su Confiteor, terza silloge qui considerata come punto di svolta nella scrittura romagnoliana. Nel titolo della raccolta irrompe infatti l’elemento religioso, motivo centrale di tutta la produzione a seguire. Toppan prosegue con un’analisi linguistica, stilistica e tematica della raccolta a partire da numerosi testi riportati. Segue uno scritto di Giorgia Bongiorno incentrato sull’ultima raccolta poetica di Fernanda Romagnoli, Il tredicesimo invitato. L’articolo esamina l’oscurità della poesia romagnoliana come mezzo espressivo efficace a inventare un’«espressione dell’indicibile», ossia un senso nascosto che la parola poetica strappa al quotidiano. Gli oggetti poetici risultano infatti attraversati da due poli opposti dialoganti, umano e divino, e investiti da una reversibilità di cui vengono presentati numerosi esempi all’interno della raccolta. Reversibili sono i sensi metaforici non univocamente attribuibili delle immagini romagnoliane, così come la forma della poesia che si struttura sempre per sdoppiamento o l’uso di stilemi quali il paradosso. Nei casi proposti il dispositivo della reversibilità evidenziato mette la poesia di Fernanda Romagnoli sotto una nuova luce, dove il conflitto tra dimensioni opposte si assimila, conferendo ai testi una sfumatura fantasmagorica. Lo scritto successivo di Ambra Zorat esplora, a differenza degli altri, il materiale epistolare contenuto nell’Archivio contemporaneo Bonsanti del Gabinetto Viesseux di Firenze, che presenta lettere di Fernanda Romagnoli a figure quali Nicola Lisi e Carlo Betocchi. L’esame della fitta corrispondenza con i due permette di portare alla luce le connessioni intessute tra l’elemento biografico e i temi centrali dell’opera poetica. In particolare, dalle lettere con Carlo Betocchi, è possibile ricostruire la vicenda editoriale di Confiteor, dalla scelta dei testi fino alle numerose difficoltà incontrate per far pubblicare la raccolta. Segue Lucia Aiello che indaga l’influenza di Emily Dickinson su Fernanda Romagnoli, già riconosciuta da Betocchi e Bertolucci. Un primo tratto in comune riguarda il riserbo e il volontario allontanamento dai circoli letterari e dalla comunità poetica, così come il tardivo riconoscimento delle loro capacità. L’analisi comparativa si sposta poi sul piano delle affinità nelle rispettive poetiche, da cui emerge un vero e proprio dialogo attraverso i versi. L’epigrafe di Berretto rosso è una citazione dalla Dickinson e una chiara dichiarazione di intenti che nel corso del corpo poetico si dispiega sul piano formale (l’uso dickinsoniano delle lineette), sul piano del contenuto (parole-chiave come l’alba) o sull’uso della lingua declinata al femminile. L’ultimo intervento di Gabriella Macrì ripercorre il rapporto di Fernanda Romagnoli con un altro grande poeta, Costantino Kavafis, fino ad ora mai preso in considerazione dalla critica. Lo studio intertestuale mette in evidenza la comune insistenza sull’elevazione del quotidiano così come la condivisa condizione di solitudine. Per entrambi i poeti risulta centrale il tema del tempo, nella sua valenza di momento trascorso e dunque di memoria. Un’ulteriore affinità sul piano formale si riscontra sulla ritmicità del verso data dalla scelta di forme metriche quali l’endecasillabo. I diversi studi raccolti nel volume cercano dunque, con approcci e prospettive diverse, di far luce sull’evoluzione di alcuni temi forti della poesia romagnoliana, così come sullo stile e sull’intersezione tra dato biografico e scrittura poetica.

di Sara Vergari

¬ top of page


Iniziative
22 novembre 2024
Recensibili per marzo 2025

19 settembre 2024
Il saluto del Direttore Francesco Stella

19 settembre 2024
Biblioteca Lettere Firenze: Mostra copertine Semicerchio e letture primi 70 volumi

16 settembre 2024
Guida alla mostra delle copertine, rassegna stampa web, video 25 anni

21 aprile 2024
Addio ad Anna Maria Volpini

9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Recensibili 2023

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398