Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

 

RENATO JOB, Doctor Coppelius, ritorno e ricostituzione fisica del Faust, Verona, Anterem Edizioni, 2007.

 

 

 

La riscrittura di due capisaldi della letteratura tedesca, il fantastico orroroso di Hoffmann e l’opera della vita per Goethe, il Faust, per Renato Job si svolge sul piano di una sottile dialettica tra la parola e l’immagine. Come dichiara lo stesso autore nella premessa al volume, la riproposizione del Sandmann trae le sue mosse da una serie di quadri creati dal fratello Enrico, i quali mescolano alla rappresentazione delle tappe della vita umana come nascita, infanzia, e decomposizione, anche virtù astratte e orientamenti filosofici. L’insieme dei tableaux mira a riprodurre quello scambio epistolare che ha alimentato la materia narrativa di Hoffmann, laddove il punto di contatto più esplicito con la fonte è una lettera indirizzata a Coppelius, tramutato dalla penna di Job in psichiatra. L’autore delle lettere, come delle opere che accompagnano il carteggio, è destinato a rimanere un ignoto cittadino svizzero, tanto lascia intendere la lettera scritta di suo pugno, al di là della ricca nota di corredo che consente a Job di ripercorrere le suggestioni del falso filologico. Nataniele, protagonista assoluto nella fantasmagorica e ossessiva caccia al perfido alchimista Coppelius di Hoffmann, sopravvive come breve accenno, un bimbo senza nemmeno un nome, da istruire, si spera, proprio sotto la guida dello psichiatra. Qui si interrompono i paragoni con la fonte tedesca per proseguire verso un immaginario dove la scrittura agisce da cassa di risonanza per il complesso legame tra la rigidità imperturbabile della lastra metallica, attorno alla quale il filo di ferro si attorciglia, inaugurando di volta in volta una dicotomia di fondo che orienta la lettura non solo della grammatica dell’opera ma anche del testo che essa ispira. Il "grido di un rapace notturno" che segue a breve la morte di un caro amico in "Scienza" dà corpo alla "tormentata lastra. Ciò che vi si insinua, serpeggiando come nei fori di un teschio, è il gambo dell’eterna energia creatrice della natura." Energia che può volgersi in "spirali di fuoco amoroso e sazietà" del seno materno, diventare "voluttà demoniaca" ma anche "la tormentosa castità […] il fondamento della giustizia e della pace, ovvero della santità", come se quel filo adombrasse nella diversità dei significati che riveste il continuum di un desiderio divorante, di un eterno movimento dello spirito in grado di vincere sulla necessità dell’esistenza per la quale "saldo è il ferro. Incorruttibile è il destino." La seconda parte del volume raccoglie per immagini un allestimento del Faust mai andato in scena per vicende avverse, alle quali è affiancato un testo, secondo quella modalità espressiva che abbiamo conosciuto nel Doctor Coppelius e che tuttavia qui si pone in modo specifico a metà strada tra l’indicazione didascalica della sceneggiatura e la lettura interpretativa. La sovrapposizione dello sviluppo dell’allestimento alla progressione della vicenda faustiana consente una riproposizione inedita della tragedia, la quale, quasi memore delle "lacrimae rerum" virgiliano, filtra attraverso i suoi oggetti, al punto da conquistare un’eloquenza che la strappa, per quanto è possibile, al mutismo di una messa in scena mancata. Il congedo dal lettore spetta alla voce di Margherita, impegnata in un monologo ancora allo stato embrionale di appunto, una modalità estranea alle forme espressive della raccolta, ma non al suo significato più profondo. Quel dolore dell’abbandono espresso per mezzo di quadretti, immagini conchiuse, ci parla ancora e sempre della sensibilità di Job, quasi si trattasse di una chiave di accesso per realizzare quella speranza di condivisione che chiude la premessa: "Ma se oggi sotto le nuvole che si addensano qualcuno dotato di un barlume di rispetto per la verità e la bellezza provasse a oltrepassare la soglia dell’Arca sia materiale che spirituale in cui ho trovato rifugio, potrebbe forse capire […] come avrebbe potuto essere il corso della sua esistenza se avesse diffidato della felicità che gli era stata promessa".

 

(Annalisa De Donatis)


¬ top of page


Iniziative
19 settembre 2024
Biblioteca Lettere Firenze: Mostra copertine Semicerchio e letture primi 70 volumi

19 settembre 2024
Il saluto del Direttore Francesco Stella

16 settembre 2024
Guida alla mostra delle copertine, rassegna stampa web, video 25 anni

21 aprile 2024
Addio ad Anna Maria Volpini

9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

11 settembre 2023
Recensibili 2023

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398