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LA MOSCA DI MILANO, a. VII, n. 2, novembre 2004. Milano, Bocca editori (un fascicolo €8,00, abbonamento €15,00). Redazione: c/o Gabriela Fantato, via Padova, 77 – 20127 Milano.
La rivista, che porta avanti da anni il suo ragionamento sulla poesia, l’arte e la filosofia contemporanee attraverso fascicoli tematici, è interamente dedicata ai «confini»: a quelli materiali e geograficamente situati come quelli di Trieste, di Vienna, oppure delle favelas di Rio de Janeiro, del Marocco diviso tra antico e moderno, di qualsiasi periferia urbana; a quelli incorporei del sufismo, ma anche della poesia contemporanea. Sulla poesia troviamo in questo numero – che si apre con una intervista a Giovanni Raboni – i saggi di Filippo Ravizza su De Angelis, Germani e Neri, di Laura Cantelmo su Hilda Doolittle, di Paolo Rabissi su Ingeborg Bachmann, di Rinaldo Caddeo su Pusterla, Fiori, Bocchiola e Manstretta, di Bonificio Vincenzi su Pino Corbo, di Roberto Caracci su Tiziano Rossi (quest’ul timo all’interno della nuova sezione Dialogando il martedì). Nicola Gardini – e siamo nella sezione Del tradurre – pubblica quattro splendide poesie di Celan con testo a fronte, mentre Fabrizio Bajec traduce due testi dal francese di William Cliff, piacevole sorpresa nonostante la non eccellente resa italiana. Ricca e utile la sezione delle recensioni.
S.G.
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