« indietro Per Leggere. I generi della lettura, anno II, numero 3, Autunno 2002, pp. 176; a. III, numero 4, primavera 2003, pp. 182 (Pensa multimedia Editore, v.le Lo Re 109, 73100 Lecce).
«Per Leggere», prima rivista dedicata esclusivamente al commento di testi letterari, presenta in limine un denso saggio della direttrice Natascia Tonelli su Linee di cultura medica: per la lettura di Petrarca Rvf 47, 48, 49, che indaga con acribia e succose novità gli avantesti dei sonetti in questione, esplorando fonti di cultura medica mediolatina come Arnaldo di Villanova (De parte operativa e De amore heroico), o gli enciclopedisti Bartolomeo Anglico e il XV libro dello Speculum Doctrinale di Vincenzo di Beauvais, intitolato De melancholia nigra, et canina, et amore qui dicitur ereos, a definire i luoghi comuni di una fisiopatologia dell’amore trasmessi dal sapere medico alla trasformazione poetica: un itinerario di ricerca che sta ottenendo negli ultimi anni sempre maggiore attenzione, come dimostrano fra gli altri le opere di Bergdolt, Benedek, Rodnan, il contributo di Antonio Musumeci Petrarca e il lessico della malinconia, in Malinconia e allegrezza nel Rinascimento (Milano, Nuovi Orizzonti 1999), e il convegno annunciato a Barcelona per il 2004. Fra gli altri saggi segnaliamo quelli dedicati alla poesia: Un anomimo imitatore dell’Arcadia, lettura proposta da Marina Riccucci dell’ecloga Aglao et Aglasto (“Deh, s’io potesse, pur hor che ho conduto”, opera di autore padano attribuita un tempo al Sannazzaro), un commento estremamente analitico di Francesca Latini ai sonetti che compongono il Paretaio cruschevole di Stecchetti, uno studio di Tiziana Arvigo su Delta di Montale e sul ruolo “musaico” di Anna Degli Uberti, una riflessione di Rodolfo Zucco sui significati paraliturgici e metapoetici della bellissima Le ceneri di Sereni. Nella sezione Dialoghi un contributo filologico su postille manzoniane edite e inedite (sui presupposti storiografici dell’Adelchi) dovuto a Isabella Becherucci, che cura anche la preziosa sezione delle “Cronache”. Nel n. 4 si segnalano una densa lettura geopolitica di Purgatorio XIV, da parte di Umberto Carpi, una gustosa intervista di Marco Santagata a Domenico De Robertis sulla sua monumentale edizione delle Rime di Dante e l’analisi di Elena Parrini sul saggio di traduzione dell’Odissea presentato da Leopardi ai letterati italianinel 1816.
[Francesco Stella]
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