« indietro Comune di Firenze, Assessorato alla cultura, Archivio Giovani Artisti, Nodo Sottile 3, Milano, Crocetti 2003, pp. 141, € 12,50.
Dopo le prime esplorazioni limitate alla scena fiorentina, con questo terzo volume il progetto ideato da Vittorio Biagini e Andrea Sirotti si affianca a pieno titolo ad altre imprese di ricerca e promozione di giovani poeti su scala nazionale. Schivando la tentazione di farsi curatori/cercatori di poetiche prêtes à porter ed evitando anche soltanto di assumere un limite anagrafico basso come criterio di poetica in sé (la selezione accoglie scrittori ampiamente trentenni), lo spirito dell’insieme è poi ‘fermato’ dalla prefazione di Andrea Cortellessa, attentissimo a isolare, sulla soglia del giudizio, gli elementi di migliore potenzialità di questi testi. Alcuni dei quattordici antologizzati hanno già ricevuto l’attenzione dei critici e fanno figura di veterani: Paolo Maccari, per un itinerario fortemente originale che nasce invece da una posizione di ‘nicchia’ dall’interno della tradizione del Novecento, Massimo Sannelli, per le sue ricerche intorno a un nuovo stile, dove la densità della ragione è ‘tagliata’ musicalmente al vaglio delle scritture ‘bianche’, e Marco Simonelli, che combina una vena modernamente espressionista a uno sguardo del fuori e del sé nei termini di una stessa autoscopia. Accanto a questi si segnalano particolarmente le poesie di Elio Talon, per la commistione originale di unitaliano percorso da venature regionali e del dialetto veneto, nel segno di Heaney, quasi ritrovando in quelle torbiere altro che i consueti registri naturali ‘melodicogiustinianeo’ e ‘rustico-ruzantiano’; Italo Testa, per l’accumulo dei simboli secondo una progressione visionaria che è insieme immersione in un mondo di immagini sfasate rispetto alla fenomenologia solita delle ‘cose in sé’ supposte attendere ‘redenzione’ letteraria dal poeta; Eleonora Pinzuti, per le lievi incisioni glottografematiche praticate su un tessuto linguistico percorso da astratti, misurati, furori («quantunche ’l tempo ne costringa e sproni»), la lirica perfetta di Maria Teresa Zuccaro. Menzione infine, spartendo tra dominante ‘spontanea’ della voce/ sguardo e apporto letterario, per Greta Grana, Claudio Suzzi, Filippo Landini e Alessandro Raveggi.
Fabio Zinelli
MARIO FRESA, Liaison, Introduzione di Maurizio Cucchi, Salerno, Plectica Editrice (casella postale 146, 84100 Salerno, plectica@tiscalinet.it) 2002, pp. 55, € 5,00.
Colpisce in questa raccoltina di esordio – Fresa è nato nel 1973 – la freschezza delle immagini («m’infilo nel muro scolorente, / nello stupendo gergo / delle piogge...», «le fragranze delle mai scritte rose»,) in un tessuto lirico che è invece quello proprio di una linea lirica che, pure filtrata da molti ‘poeti giovani’ secondo moderne, non invasive sonorità high tech, si può ancora tranquillamente definire ‘neoespressionista’ («Mi perdo le gambe », «le mani interrotte nella sabbia», «l’urto / nelle tasche», «una pioggia d’unghie »). La prosodia pulsante attorno al crescere dell’eros, segue alternativamente in forma di verso e di prosa, le vicende diaristiche del desiderio. Diaristiche però solo per scansione, non per trite corde narrative: il racconto degli eventi è nella concatenazione creata dal sentimento dell’attesa che in maniera del tutto convincente spinge il lettore e il poeta dal consumarsi di un frammento erotico all’altro. Finché, secondo natura, il libro si chiude lasciando quel gusto, leggero, di frustrazione che spinga a nuovi adempimenti. Contro l’ineluttabilità del chiuso meccanismo, la felicità è comunque già, ariosamente, musicalmente, all’opera: «Eravamo un suadente / polso, acuto: / e verso sera, / la voce granulosa / era nel soffio cocente / dell’asciugarsi, / era tutta smarrita / nella partenza».
Fabio Zinelli
¬ top of page |
|||||
Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398 |