Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

Franco Buffoni, Laico Alfabeto in salsa gay piccante. L’ordine del creato e le creature disordinate, Massa, Transeuropa, 2010, pp. 160, € 14,00.

«Perché tengo tanto a coniugare la riflessione sull’omosessualità a quelle sull’ateismo e sulla diffusione della cultura scientifica? Perché sono convinto che una vera e profonda accettazione dell’omosessualità nelle nostre società non possa che conseguire all’affrancamento dal retaggio biblico». Così Franco Buffoni alla lettera O, Ordine del Creato, del suo Laico alfabeto. Se è noto come l’alfa-beto sia, da sempre, simbolo stesso della possibilità di descrivere il ‘creato’, di proporne cioè una narrazione razionale e relazionale, ecco che Franco Buffoni costituisce per lemmi, in questa brillante e coltissima grammatologia della conoscenza, una nuova alfabetizzazione, una diversa ‘genealogia della morale’. Lo studioso e il poeta indossano le fulgide vesti del logoteta (per dirla con Barthes) intento a ricreare un ordine altro del discorso repressivo scaturito dalle culture abramitiche e dai loro protocolli di alterizzazione: si forma così, sotto gli occhi del lettore, un alfabeto laico.

Oggetto della volontà illuministica e decostruttiva dell’autore è non soltanto l’essenzialismo proprio del retaggio abramitico, ma quella «deformazione dei processi di conoscenza che la credenza produce» (dalla voce Ateo). Lettera dopo lettera, Buffoni separa concettualmente l’uso del termine Natura/nature da quello di nurture/nutrimento ambientale, secondo un’efficace polarizzazione filosofica usata nel mondo anglosassone. La parola Natura/nature, con la sua semiosi, induce a posizioni fondate su un preconcetto, atto a mantenere la marginalizzazione del 10 per cento dei cittadini ritenuti non conformi, per l’appunto ‘disordinati’. La volontà illuministica di Buffoni svela l’inganno con cui il retaggio abramitico rigetta il giuspositivismo e il relativismo giuridico in favore dell’obsoleto giusnaturalismo (lettera D, diritto naturale). Ma Buffoni va oltre il dato lugubremente cronachistico rintracciando come sia il monoteismo stesso, con la sua coda di polarizzazioni (Vero vs Falso) e di dicotomie infinite (Inferno/Paradiso, Dannazione/Salvezza) a reificare una pseudo-conoscenza, frutto di «un retaggio mitico, con la sua coda di credenze babbonatalistiche: ordine del creato, diritto naturale, disegno intelligente».

Sono proprio i protocolli descrittivi – all’interno dei quali il soggetto non conforme viene oggettualizzato e reso kristevianamente abietto – ad innescare il processo di pseudospeciazione, quella modalità di sotto-classificazione di alcuni gruppi di esseri umani che ha portato ai campi di sterminio. Mentre l’autore offre una riscrittura della morale e una sua attivazione dialogica all’interno della coscienza illuministica, ricostruisce anche il versante letterario della cultura omosessuale, disegnando così ‘inserti’ storici del movimento gay e lgbt. Né passa inosservato il côté autobiografico che Buffoni inserisce nel testo, in virtù del quale l’io autoriale produce l’esperienza omosessuale. Perspicua, a questo proposito, la voce G, Gender Theory, dove Buffoni alza forse uno dei suoi ‘lai’ (Laico alfabeto, come ‘Laibeto’, raccolta di alti lai) più robusti: «Ma ci rendiamo conto che – quando l’università italiana si deciderà ad aprire ai Gender Studies – dovremo riscrivere interi capitoli di storia della letteratura: da Pascoli a Palazzeschi a Montale, da Rebora a Gadda a Pavese...?». Di fatto, la cultura omosessuale è stata colpita proprio e soprattutto nella sua replicazione culturale, privando i ricercatori della possibilità stessa di compiere ricerche finanziate in aree considerate ‘troppo sensibili’ per quel ‘neutro eterosessuale’ a cui tanta accademia ancora indulge. Per questo, l’autore ribadisce con forza che «il concetto che occorre diffondere è quello dell’esistenza di una cultura omosessuale». Da intellettuale lucidissimo quale è, Buffoni sa bene infatti che non solo la conoscenza, ma la coscienza stessa, passa per i testi e si forma attraverso i testi, si tesse nelle narrazioni, nei mondi possibili, nelle simbologie del racconto. E sa bene che per cancellare il desiderio bisogna prima cancellare la possibilità stessa di trama, di sviluppo, di racconto: è noto, a questo proposito, come il ‘romanzo omosessuale’ abbia fatto per un secolo dell’unhappy end il Leitmotiv esistenziale, prima ancora che letterario, delle relazioni gay e lesbiche. Lo studioso, l’intellettuale, il poeta sottolinea dunque la necessità di trasmissione fra generazioni di omosessuali di quel ‘sapere’ che permette di ‘potere’.

Ma ciò che Buffoni offre al lettore non è solo un grido di incitamento per l’intera comunità lgbt («Noi oggi lottiamo anche perché un liceale possa innamorarsi del compagno di banco senza doversene vergognare»); è al tempo stesso, e in virtù di questo, un richiamo forte alla cultura laica e alle menti libere di questo paese. La volontà filosofica di questo libro risiede infatti nella produzione, in re, di nuove pratiche del dicibile, di smontaggio dei dispositivi di marginalizzazione e, al tempo stesso, di una chiara professione di coraggio. Per dirla con Buffoni, e con i suoi versi dedicati a Leopardi, sono queste le armi che abbiamo, «Per eccellenza armi illuministiche / Contro antropocentriche metafisiche».

(Eleonora Pinzuti)


¬ top of page


Iniziative
19 settembre 2024
Biblioteca Lettere Firenze: Mostra copertine Semicerchio e letture primi 70 volumi

19 settembre 2024
Il saluto del Direttore Francesco Stella

16 settembre 2024
Guida alla mostra delle copertine, rassegna stampa web, video 25 anni

21 aprile 2024
Addio ad Anna Maria Volpini

9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

11 settembre 2023
Recensibili 2023

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398