Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

DAMIANO SINFONICO, Storie, prefazione di Massimo Gezzi, Forlì, L’arcolaio, 2015, pp. 51, € 10,00.


Storie, libro d’esordio del giovane poeta Damiano Sinfonico, racconta le vicende di un personaggio empirico, il cui dettato lirico-parentetico è tematizzato dall’uso dell’aggettivo. Diviso in quattro sezioni, (prime), (aperte), (innocenti), (ultime), che solo a livello paratestuale sembrano suggerire una certa simmetria (prime-ultime), le storie dell’io si muovono in una realtà quotidiana scandita da un metro che il prefatore, Massimo Gezzi, richiamandosi alla lezione di Fortini (Foglio di via, 1946) e Giudici (Autobiologia, 1969), definisce ‘verbo-frase’. Questa cadenza lineare descrive il tessuto poetico di (prime), (innocenti) e (ultime); tuttavia, è vero che le storie (aperte) sono frammenti quotidiani racchiusi in un solo periodo, ma all’interno di una ‘stanza’ aperta – come recita e vuole il titolo della stazione poetica – priva di maiuscole e punti fermi, dialetticamente tesa alla poesia successiva, una sorta di mottetto senza un secondo tempo, dove il verso, il metro e le rime seguono regole autonome. Questa apertura nei confronti del mondo sgretola l’intelaiatura strutturale della raccolta; certamente, come ricorda Gezzi, «la sezione delle (prime) e quella delle (innocenti) iniziano entrambe con un testo in cui chi dice io riceve una telefonata, mentre (aperte) e (ultime) sono inaugurate da un sogno e da un risveglio». Leggendo la prefazione e le prime due sezioni, il lettore si aspetterebbe, ragionevolmente, un macrotesto chiastico (verbo-frase; stanza; stanza; verbo-frase); oppure alternato (verbofrase; stanza; verbo-frase; stanza); invece, il lettore si trova di fronte ad un’alterità metrica. La ‘stanza’ utilizzata nel terzo tempo del libro modifica il discorso lirico su due piani: narrativo, in quanto la sezione diventa un testo unico, una storia, aperta, che nasce in un intervallo temporale e spaziale separato dal tempo e dallo spazio grammaticali delle altre tre sezioni; narratologico, ché l’io poetico ricopre una funzione strettamente descrittiva, e non più lirica (se possiamo ancora considerare ‘lirica’ quel tipo di poesia dove c’è una persona che dice ‘io’), anche quando interviene nel testo («credo sia dietro l’orizzonte»; «se ti abbraccio»). La scelta non può essere casuale e sembra piegata a isolare una scheggia di vita e un’idea della poesia dalla linearità monologica che accompagna l’intera raccolta – monologismo che solo latamente è minato dall’intervento esterno di una voce, la cui presenza, nel testo, non è in grado di soverchiare lo statuto lirico dell’io («Mi hai colto tra miniature medievali. / Invischiato in faccende che non mi riguardavano»). Come leggere, allora, questa stanza di vita quotidiana, priva di punti e di maiuscole, che si inserisce con forza in un sistema chiuso come quello delle Storie? Questa intromissione scalena, questa vita parallela che si oppone all’orizzontalità dell’esistenza, si muove lungo un piano verticale, continuo, i cui confini sono dati dalle parentesi, che, come le storie che le rappresentano e raccontano, sono ‘aperte’, così come i suoi protagonisti, che sono «lontani come due bordi di un cucchiaio». La descrizione finale rimane così incompiuta e soverchiata da un ritorno lirico-parentetico, innocente e ultimo, dell’io. Non esiste sintesi dialettica tra il verbo-frase e la stanza, tra l’io e non il non-io, e la poesia è costretta a tornare ad esistere nel suo tono lineare e orizzontale, tra una telefonata inaspettata e un sogno sfumato.

(Alberto Comparini)

¬ top of page


Iniziative
9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

11 settembre 2023
Recensibili 2023

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

19 settembre 2022
Poeti di "Semicerchio" presentano l'antologia ANIMALIA

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

27 agosto 2021
Recensibili 2021

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

16 aprile 2021
Filologia della canzone: presentazione di "Like a Rolling Stone" di M.G. Mossa

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

28 dicembre 2020
Bandi per collaborazione con Semicerchio e Centro I Deug-Su

20 novembre 2020
Pietro Tripodo Traduttore: presentazione online di Semicerchio 62

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

28 maggio 2020
Seminario di Andrea Sirotti sulla nuova Dickinson

22 maggio 2020
Seminario di Antonella Francini su AMY HEMPEL e LAUREN GROFF

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

28 aprile 2020
Progetto di Riscrittura creativa della lirica trobadorica

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398