Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

EDMOND JABÈS, Il Libro del dialogo, trad. e cura di Antonio Prete, Manni, Bari, 2016. € 12,00

in: Semicerchio LVI (2017/1) (Neo)Barocco. Poesia del Seicento nella teoria contemporanea, p. 128

Le Livre du dialogue è stato pubblicato nel 1984, sette anni prima che Edmond Jabès morisse. L’autore, nato al Cairo nel 1912 e costretto all’esilio in Francia nel 1957, dopo la crisi di Suez, aveva rivelato una voce poetica e narrativa piena, matura e fuori da ogni schema, nel 1964, con Le Livre des questions. Apparso in Italia per i tipi di Pironti nel 1987, Il Libro del dialogo è stato ripubblicato da Manni nel 2016, con la cura e la traduzione di Antonio Prete, poeta e accademico tra i maggiori conoscitori dell’opera di Jabès. Nel 1987, in una puntata del programma televisivo Visitors (RAI 2), Il Libro del dialogo viene presentato alla platea milanese. Qui lo scrittore si racconta: «Il dialogo per me è una cosa importantissima. Voglio dire che siamo sempre in dialogo. Anche il pensiero è un dialogo. Per me ci sono tre fasi del dialogo: la prima fase è quella che ho chiamato l’avant dialogue. Questo ‘prima del dialogo’ è già un dialogo: ci prepariamo a parlare all’altro. Poi c’è il dialogo, cioè quello che genericamente chiamiamo ‘dialogo’, ma che, per me, non è ancora il dialogo. Quando parliamo ad un’altra persona, prediamo la misura della nostra parola, voglio dire che è l’altro che ci giudica [… ]. Si tratta di due lottatori. L’uno vuole sapere dall’altro solo ciò che conferma il suo pensiero. Ma il vero dialogo è quando queste due persone, che hanno parlato insieme, sono rese alla loro solitudine. È proprio in quel momento che il vero dialogo comincia: nella separazione. È lì che le cose dette, per ciascuno importanti, sono ripensate. Il nuovo incontro comincia da lì» (Visitors, Rai Due, 08/10/1987).
Ne Il Libro del dialogo ritornano le immagini letterarie che costellano l’universo jabesiano: «Ebrea è la domanda che si interroga senza fine nella risposta che provoca» (p.65). Le domande, il deserto, il silenzio si ricompongono nel movimento generatore del dialogo. «L’Io è il miracolo del Tu» (p.35) si legge in un passaggio di questo volume, strumento fondamentale per i lettori italiani di Jabès, impreziosito dall’introduzione di Antonio Prete, le cui parole sono rivelatrici non solo di una straordinaria padronanza dei testi di Jabès, ma anche di una grande amicizia. Nella mirabile traduzione si intravede, infatti, in filigrana, un altro dialogo, quello tra lo scrittore e il suo traduttore, basato sull’affinità poetica, su un percorso esistenziale e generazionale condiviso. «Tradurre quel libro consegnatomi dattiloscritto dall’autore poco prima della sua scomparsa, scrive Prete, fu per me l’esperienza dell’addio ma anche di un dialogo che si riapriva nell’assenza, un dialogo che poteva ritrovare le parole e i silenzi dell’interlocutore ma nello spazio e nel tempo della mia lingua. Tradurre è ospitare l’altro nella casa della propria lingua» (p.10). In questo caso, tradurre significa anche custodire le memorie di un mondo scomparso, le macerie di un universo dissolto, la ferita dell’esilio, ferita latrice di un’interrogazione perpetua: «Ah! Quel colore giallo della sabbia che rinasce! Il mio passato in gran parte è lì. Quel che persiste, lo recupera la scrittura, a frammenti. Scrivere, scrivere, scrivere per ricordare» (p.72). Tradurre per ospitare; scrivere per ricordare; studiare e insegnare Edmond Jabès alle prossime generazioni per rammentare che lo studioso di cose letterarie è un ṭālib, o un saggio errante, alla ricerca non della prima certezza disponibile, ma della prossima domanda. Forse.

(Tiziana Carlino)

¬ top of page


Iniziative
9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

11 settembre 2023
Recensibili 2023

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

19 settembre 2022
Poeti di "Semicerchio" presentano l'antologia ANIMALIA

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

27 agosto 2021
Recensibili 2021

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

16 aprile 2021
Filologia della canzone: presentazione di "Like a Rolling Stone" di M.G. Mossa

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

28 dicembre 2020
Bandi per collaborazione con Semicerchio e Centro I Deug-Su

20 novembre 2020
Pietro Tripodo Traduttore: presentazione online di Semicerchio 62

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

28 maggio 2020
Seminario di Andrea Sirotti sulla nuova Dickinson

22 maggio 2020
Seminario di Antonella Francini su AMY HEMPEL e LAUREN GROFF

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

28 aprile 2020
Progetto di Riscrittura creativa della lirica trobadorica

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398