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DIA-KÌMENA nn. 2-4, Rivista del Laboratorio di Letterature Comparate, Pubblicazione del Dipartimento di Lingua e Letteratura Francese dell’Università «Aristotele» di Salonicco, C.p. 81, 54124 Salonicco, e-mail: freris@frl.auth.gr.
Il Laboratorio di Letterature Comparate è stato creato nel 1999 ed è l’unico in Grecia. Coadiuva la ricerca nell’ambito della comparatistica, della critica letteraria, della teoria della letteratura, del rapporto tra letteratura e traduzione. Collabora con la Società greca di Letteratura comparata, con l’AILC, con il CIEF (Consiglio Internazionale di Studi Francofoni), con l’AEFECO (Società di Studi Francofoni dell’Europa Centrale e Orientale). Organizza ogni due anni un congresso internazionale e, a scadenza annuale, una giornata di studi i cui atti sono pubblicati su Dia-kìmena (Inter-testi) rivista a pubblicazione annuale. Il secondo numero, monotematico, è dedicato agli atti della giornata di studi svoltasi nel 2000 (La traduzione come mezzo di accostamento alla letteratura) con interventi interessanti di A. Tambàki (Traduzioni in neogreco durante l’Illuminismo: ampiezza e limiti della letteratura) e M. Orfanìdu (Il dramma dell’autotraduzione, con riferimento agli scrittori che appartenendo a Paesi di lingue e letterature ‘minori’ scelgono di scrivere o di autotradursi in una lingua ‘dominante’). Nel n. 3 che ha come tema Letteratura e Arte si distinguono gli interventi di Z. Siaflèkis (Confronti tra letteratura e arte: vantaggi e rischi di un procedimento), di D.Tsatsùlis Fotografia e letteratura. Dall’immagine alla lettura intertestuale. Nella seconda sezione che contiene saggi di vario genere si segnalano La presenza di Cipro nella poesia francese di Gh. Ioannu e Identité culturelle et utopie: le cas des auteurs francophones di Gh. Freris. Il quarto numero ospita gli atti della giornata di studi su Letteratura e Lettura. Tra gli interventi emergono quello di E. Sturm (Modello spagnolo e tedesco di lettori. La Grecia come mito e la mitologia greca, sullo stereotipo della Grecia e dei greci nei romanzi di Terenci Moix e Sten Nadolny) e di F. Ghicopulos sull’ipertesto (Le necessità dello studioso e l’offerta dell’informatica). Tra i saggi della seconda sezione si segnalano Il mito del re Candaule in A. Gide e M. Liberaki di O. Antoniàdu, Tre racconti di epoca ottomana sulla guerra di Troia di J.-L. Bacqué-Grammont. La rivista si conclude sempre con un’ampia rubrica di recensioni di libri editi in Italia, Grecia, Francia e di altri Paesi europei.
(Gabriella Macrì)
METAFRASI ’00-’01-’02, 2000- 2002, pp. 247, 10,00, Via Socratus 26, 14561 Kifissià (Atene), e-mail: odvaron@metafrassi.gr
Nata nel 1995 la rivista, a pubblicazione annuale, si occupa esclusivamente di traduzione, sia da un’ottica teorica che pratica. Le pagine iniziali sono sempre dedicate a una letteratura straniera, con autori talvolta sconosciuti in Grecia. Nel ’97 sono state presentate sette scrittrici italiane (A.M. Ortese, M. Bellonci, L. Romano, P. Capriolo, M.T. Di Lascia, R. Loy e A.Rosselli). Interessante è il dibattito teorico, sviluppato attraverso le idee di autori ormai consacrati nel campo dei translation studies, sia attraverso le riflessioni, o le esperienze traduttive riportate dagli stessi traduttori. Tra gli autori ospitati in questi anni si possono citare P. Ricoeur con Il paradigma della traduzione, I.A.Vlahos con Problemi di traduzione e d’interpretazione della poesia di Kavafis, J. Bouchard con Traduire l’«écriture automatique » d’A.Embiricos (Metàfrasi ‘00); del numero ‘01 è sufficiente menzionare Y. Bonnefoi sulla traduzione di Leopardi in francese e J. Ortega y Gasset con un brano tratto da Miseria e grandezza della traduzione. L’ultimo numero ospita un saggio di E. Coseriu, Il giusto e l’errato nella teoria della traduzione, di F. Wuilmart, Le péché de «nivellement» dans la traduction littéraire, un intervento sulle traduzioni di Goethe. Una rubrica finale di recensioni conclude sempre la rivista, caratterizzata da una veste grafica ben curata e raffinata.
(Gabriella Macrì)
DIAVAZO, nn. 440, 441, maggio, giugno 2003, e-mail: diavazo@ath.forthnet.gr
È una pubblicazione mensile la cui caratteristica è un ricco aggiornamento bibliografico suddiviso in varie sezioni e atto a soddisfare le esigenze più disparate. Nata nella seconda metà degli anni Settanta e, da gennaio 2003, con una nuova veste editoriale, Diavàzo è tra le riviste letterarie più lette in Grecia. La sua autorevolezza è tale che da otto anni ha istituito un premio letterario (Premio Diavazo, per l’appunto) che comprende le sezioni narrativa, poesia, saggio letterario, romanzo di esordiente, avvalendosi del contributo e delle segnalazioni dei più importanti critici letterari greci. Ogni numero della rivista si apre con la classifica dei best-seller del mese. Una ricca sezione centrale è dedicata alle recensioni e alle presentazioni, anche da parte degli stessi autori, delle novità che riguardano tutti i campi d’interesse: letteratura neogreca e straniera, saggistica, diritto, storia, mass media, filosofia, ecc. Nel n. 439 per esempio, è recensito il saggio di M. Mafai, V. Foa, A. Reichlin Il silenzio dei comunisti recentemente tradotto in greco. Seguono alcune pagine monotematiche: il n. 440 è dedicato allo scrittore Kostas Tachtzìs di cui alcuni anni fa è stato tradotto in italiano da P.M. Minucci il romanzo più importante, Il terzo anello; il n. 441 è anch’esso dedicato a un intellettuale greco, Kostìs Papaghiòrghis. Una terza sezione comprende un bollettino bibliografico, con schede bibliografiche sulle ultime pubblicazioni, suddivise anche qui per argomenti (filosofia, psicologia, religione, scienze sociali, istruzione, lingua, arti, letteratura che di solito è il settore più ricco ecc.). La rivista si conclude con un bollettino delle recensioni, un aggiornamento sulle recensioni pubblicate durante il mese su varie riviste e quotidiani.
(Gabriella Macrì) ¬ top of page |
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