Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

HENRI COLE, Middle Earth, New York. Farrar, Straus and Giroux 2003, pp. 57, $ 23.

 

Nato in Giappone da genitori americani nel 1956, autore di quattro volumi di versi, poet in residence allo Smith College, e, secondo Harold Bloom, poeta centrale della sua generazione, Henri Cole riconosce la sua tradizione nella poesia lirica di tutti i tempi e di ogni lingua prima ancora che nella poesia americana. Sfogliando questo suo nuovo libro colpisce  nfatti l’omaggio alla forma lirica per eccellenza, il sonetto, che qui rivive, libero dalle sua maglie più rigide e flessibilissimo, quasi etereo, in ben 29 dei 34 testi. I quali attingono alla biografia del poeta, ai suoi desideri e alle sue paure per comporre un delicatissimo autoritratto, quanto mai elusivo perché estratto da sensazioni, suoni, odori piuttosto che da fatti concreti. I versi che precedono le tre parti del volume a mo’ d’epigrafe introducono il tono di questa poesia dal ritmo pacato e dalla lingua incredibilmente nitida: «Deadheading the geraniums, I see myself / as I am, almost naked in the heat, / trying to support a little universe / of blakening pinks, wilted by rain and sun, / stooping and quivering under my scissors / as I cut the rotten blossoms from the living, / as a man alone fills a void with words, / not to be consoling or point to what is good, / but to say something true that has body, / because it is proof of his existence». La delicata analogia fra il lavoro di giardiniere e quello di poeta funziona a più livelli: tutti e due tentano, in solitudine, di tenere in vita «un piccolo universo» continuamente minacciato, separando quel che è morto da quel che è vivo con un esperto lavorìo di cesello affinché emerga la verità sulla propria esistenza non camuffata da parole esornative o consolatorie. Ed il pregio di questa poesia è proprio la limpidezza della sua lingua che s’incide senza sbavature sulla pagina per dipingere pannelli che molto ricordano la pittura orientale: «Beyond the soggy garden, two kayaks / float across mild clear water. A red sun / stains the lake like colored glass. Day is stopping. / Everything I am feels distant or blank / as the opulent rays pass through me, / distant as action is from thought...» (Kayaks). Ognuna di queste formelle serve a comporre il ritratto intimo del poeta oltre il dato reale, come ci viene detto in My Tea Ceremony: «Oh, you bowls, don’t tell the others I drink / my liquor out of you. I want a feeling of beauty / to surround the plainest facts of my life [...] I want an atmosphere of gentleness to drive / out the squalor of everyday existence [...] Heart, unquiet thing, / I don’t want to hate anymore. I want love / to trample through my arms again». La violenza vissuta in famiglia dal poeta è perciò diluita in poche immagini del padre ubriaco e della madre impotente e insensibile, ed è infine superata nel perdono. «Thank you, Mother and Father, for creating me», si legge in Self-Portrait in a Golden Kimono. In Powdered Milk, padre e figlio appaiono addirittura uniti come fratelli in un destino di solitudine («Solitude had made us her illegitimate sons»). Anche la sofferta presa di coscienza della sua omosessualità si risolve nella ricerca d’amore, nel cedere ai suoi desideri, come se la vita ricominciasse dalla sua dimensione più istintiva e terrestre in poesie dai raffinati tratti erotici: «tears fell from our hair, / as if from bent glistening sycanores. / It was as if Earth were taking us back»; «all I am is impulse and longing / pulled forward by the rope of your arm, / I, flesh-to-flesh, sating myself / on blurred odors of the soft black earth» (Blurr). Quel che colpisce è il timbro di questa voce austera che sembra provenire da molto lontano, dagli spazi siderali della mente, che reverbera distinta nel vuoto che la circonda, più a suo agio con il mondo minimo degli insetti e dei fiori, l’universo che popola queste poesie e che il poeta fa emergere coi suoi suoni e le sue voci facendolo reagire con un inconfondibile fondo di cultura e letteratura classica.

 

[Antonella Francini]


¬ top of page


Iniziative
9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

11 settembre 2023
Recensibili 2023

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

19 settembre 2022
Poeti di "Semicerchio" presentano l'antologia ANIMALIA

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

27 agosto 2021
Recensibili 2021

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

16 aprile 2021
Filologia della canzone: presentazione di "Like a Rolling Stone" di M.G. Mossa

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

28 dicembre 2020
Bandi per collaborazione con Semicerchio e Centro I Deug-Su

20 novembre 2020
Pietro Tripodo Traduttore: presentazione online di Semicerchio 62

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

28 maggio 2020
Seminario di Andrea Sirotti sulla nuova Dickinson

22 maggio 2020
Seminario di Antonella Francini su AMY HEMPEL e LAUREN GROFF

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

28 aprile 2020
Progetto di Riscrittura creativa della lirica trobadorica

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398