Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

SARA DAVIDOVICS, OZ. Viaggio astratto su quattro punti cardinali e una Coda, Illustrazioni di Maria Chiara Clavani, Salerno- Milano, Oedipus, 2016, pp. 95, € 14,00.

Il lavoro di Sara Davidovics è fuori e dentro la poesia. Fuori, perché tende proprio ad abitarlo, il fuori, attraverso happening, azioni teatrali, eventi di arte diffusa e partecipata. Dentro, perché il fuori viene abitato da un sistema di forme che sono innanzitutto sonore e ritmiche. Fuori e dentro la poesia è anche questo OZ. Viaggio astratto su quattro punti cardinali e una Coda, pubblicato assai bene dalla Oedipus (la cui ragione sociale in questo caso viene resa dalla grafia Oèdipus, non senza un gioco di parole col titolo dell’opera) con delle notevoli illustrazioni di Maria Chiara Calvani. Fuori della poesia, perché il progetto si è esteso allo spazio esterno della realtà, realizzando «una rimappatura dei luoghi [...] estesa a diversi quartieri di Roma» (dove l’autrice vive). Dentro la poesia, perché questo «romanzo» è realizzato sfruttando la gran parte dei dispositivi della poesia contemporanea: dalla dimensione visiva (con la distribuzione delle parole nello spazio) a quella propriamente tipografica (giocando coi segni diacritici e la diversa densità iconica delle pagine); dallo sfruttamento di rime, paronomasie e martellamenti fonici d’ogni tipo, all’agglutinazione nel testo di parole e sintagmi e intere strofette provenienti da canzoncine per bambini e in genere dal repertorio tanto pop quanto popolare. Ovviamente, il rimando è ai romanzi di Frank Baum e soprattutto al celeberrimo film di Victor Fleming (1939), in cui si narra il viaggio di Dorothy insieme ai suoi scalcagnati e imperfettissimi compagni (lo spaventapasseri, senza cervello; l’uomo di latta, senza cuore; il leone, senza coraggio). Sebbene non si possano rinvenire citazioni esplicite (o almeno esse sono tutte sfuggite al presente recensore), andrà considerato che la stessa orchestrazione del racconto sulla centralità dei punti cardinali non può non ricordare la presenza delle due Streghe cattive, dell’Est e dell’Ovest (la vera persecutrice della storia) con la quale la bambina deve confrontarsi, confortata dalle Streghe buone del Nord e del Sud. Ma c’è un ulteriore aspetto che ci può guidare dentro il poemetto-«romanzo» di Sara Davidovics. Alla fine del libro viene proposto un disegno («piccolo appunto grafico») che riassume il sistema itinerante proposto lungo il ‘racconto. Vi si vede un serpente uroboro che cinge una Z, giungendo quasi ad afferrarsi la coda con la bocca (essendo appunto «uroboro»). Il cerchio – che va seguito in senso antiorario da Nord a Est (Viaggio astratto su quattro punti cardinali) – però non si chiude, in quanto tra i due estremi del serpente si apre la regione delle acque, che costituisce la zona che può essere superata solo a patto di «immergersi nell’acqua» (cfr. la nota Cos’è OZ?). Questa immersione è la Coda annunciata alla fine del titolo, la «Coda» del «regno», oltre il quale non si può fare altro che seguire il soggetto che ha guidato il racconto («: : : : : seguimi», p. 80). È forse qui un implicito e prezioso riferimento alla canzone cantata da Judy Garland nel film di Fleming, in cui si aspira a un luogo situato oltre l’arcobaleno. Non che il libro ci proponga un qualche consolatorio capannuccio arcadico Over the rainbow, ma sì esso è costruito come un viaggio iniziatico che si volge anticlockwise, così da azzerare il tempo verso un ricongiungimento fetale, nelle acque del prima. Lasciata la terra, superata la fissità dei confini e la certezza regolata dei punti cardinali, il soggetto narrante e l’altro soggetto cui è accoppiato e col quale stabilisce un rapporto di provocazione e di dipendenza («Oltre l’est ti camminerò, mi camminerai », p. 73) si ritrovano a tentare una strada inedita e pertanto imprevedibile; un percorso in cui la continua mutazione delle identità e delle stesse conformazioni corporee, sperimentata nel corso del precedente tragitto, è portata al suo punto ultimo. Camminando all’indietro, il soggetto (Lacan lo scriveva «S» con dentro una barra «/», quasi come qui nel disegnino di Sara Davidovics) si riconosce nella sua più vera identità, svelata infine nella nota conclusiva: «OZ è la prima e la quarta lettera della parola ‘zero’ contratta e scritta alla rovescia» (p. 91).

(Giancarlo Alfano)

¬ top of page


Iniziative
9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

11 settembre 2023
Recensibili 2023

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

19 settembre 2022
Poeti di "Semicerchio" presentano l'antologia ANIMALIA

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

27 agosto 2021
Recensibili 2021

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

16 aprile 2021
Filologia della canzone: presentazione di "Like a Rolling Stone" di M.G. Mossa

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

28 dicembre 2020
Bandi per collaborazione con Semicerchio e Centro I Deug-Su

20 novembre 2020
Pietro Tripodo Traduttore: presentazione online di Semicerchio 62

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

28 maggio 2020
Seminario di Andrea Sirotti sulla nuova Dickinson

22 maggio 2020
Seminario di Antonella Francini su AMY HEMPEL e LAUREN GROFF

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

28 aprile 2020
Progetto di Riscrittura creativa della lirica trobadorica

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398