Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

CARL SANDBURG, Chicago Poems, a cura di Franco Lonati, premessa di Francesco Rognoni, Milano, Sedizioni, 2017, pp. 376, € 29.99.

in: 
Semicerchio LVI (2017/1) (Neo)Barocco. Poesia del Seicento nella teoria contemporanea, pp. 157 - 158

Sandburg è un poeta importante che si tende a prendere troppo sottogamba. In Italia ha avuto alcune edizioni parziali, ma non ha mai conosciuto la fortuna (a dire il vero esagerata) del corregionale Edgar Lee Masters. Rimedia all’ingiustizia questa prima edizione integrale dei Chicago Poems, apparsi nel 1916 e subito apprezzati per la loro novità, forza, chiarezza. La ripresa di motivi whitmaniani (la democrazia, la città, la vita quotidiana, nonché il verso libero) confermava la vitalità di una tradizione. Ma fra i maestri di Sandburg è anche Stephen Crane. Si leggano nella sezione Other Days (1900- 1910), cioè testi antecedenti all’esplosione chicagoana, queste Lettere a imagisti morti: «EMILY DICKINSON: / Tu ci hai dato il bombo che possiede un’anima, / Il viaggiatore eterno fra i malvoni, / E come Dio se la spassa nel giardino di un cortile. // STEVE CRANE: / La guerra è gentile e noi non conoscevamo la gentilezza della guerra prima che arrivassi tu; / Né i cavalieri neri e il cozzare di lance e scudi là nel mare, / Né i borbottii e gli spazi che si levano dai sogni se li chiami».
Uomo rozzo all’apparenza, lo svedese Sandburg in realtà è ben consapevole dell’imagismo ante litteram che precede quello londinese che Pound propagandava sulle colonne di «Poetry» (la rivista che scoprì entrambi). Non so se Pound ed Eliot si accorsero mai dell’esistenza di Dickinson e Crane, da cui avrebbero potuto apprendere qualche lezione, convinti come erano che l’ultima parola venisse da Parigi e dai provenzali...
Sandburg dunque la sa lunga, e compone un ampio libro di poesie sulla sua città proterva e magnifica. Mentre Whitman celebra Manhattan come una visione di paradiso, specie se la può godere seduto a cassetta accanto a un giovane e amichevole vetturino, Sandburg, più sintetico, insiste molto sugli aspetti cupi, lo sfruttamento, la violenza, che non distrugge la bellezza della metropoli e della sua gente: prostitute, wops, lavoranti che maledicono il giorno che hanno messo su famiglia. «Volesse Dio che non t’avessi mai veduta, Mag». Mag, ci dice Lonati nell’ampia postfazione (pp. 345-69), è «una poesia d’amore assai anticonvenzionale». (Segnalo che Lonati è anche autore di un ampio e utile commento alla raccolta: I am the people: Carl Sandburg e i Chicago Poems, Aracne, 2015.) Si potrebbe aggiungere che Mag è un bel risultato: far sentire la voce dello sfruttato senza commentare. Oppure visitiamo i bassifondi di Harrison Street Court: «Ho sentito le labbra di una donna / Parlare a una compagna / E dire queste parole: / A una che batte / non resta mai niente / di tutto il suo battere. / C’è chi si prende sempre / quanto mette in tasca sulla strada». Siamo lontani dall’empito whitmaniano, nel mondo del Novecento che Sandburg conosce e rappresenta francamente, senza retorica.
Oltre alle Chicago Poems che gli hanno dato la fama, questa corposa raccolta del 1916 comprende sei sezioni più e meno ‘imagiste’: Manciate, Poesie di guerra (1914-15), La strada e la fine, Nebbie e fuochi, Ombre, Altri giorni. Un poeta si giudica dalla sua tenuta, e si capisce perché questo libro rivelò un talento di primordine che resterà al centro dell’attenzione, senza svendersi, per tutta la vita, fino alla collaborazione col cognato, il geniale fotografo Edward Steichen, nella fortunata mostra del 1955, The Family of Man. Lonati ci ricorda le sue importanti opere in prosa, la raccolta di canzoni popolari The American Songbag (S. era anche musicista ed esecutore di testi suoi e altrui), le biografie di Lincoln. Riporta anche la divertente serie di definizioni surreali della poesia inclusa nella raccolta Good Morning America (1928). Questa prima edizione integrale italiana di uno dei libri più importanti di poesia americana del Novecento è dunque un contributo essenziale, godibile, e ricco di scoperte per chi appunto pensa che ormai su quella straordinaria stagione intorno alla guerra si sappia tutto. L’edizione è introdotta da un’accorta premessa di Francesco Rognoni (pp. 7-13), che è il direttore della collana Fragmenta che ospita queste Chicago Poems. Collana a dire il vero fin troppo raffinata per queste poesie ‘proletarie’, qui presentate regolarmente a pagina nuova anche quando si tratta di poche righe. Credo che Sandburg si avvantaggerebbe di una presentazione meno mallarméana, più sobria, delle sue schegge. Ma è già un miracolo oggi che un libro così (in)attuale trovi un editore appassionato e bibliomane, ed è bene che Sandburg sia anche da noi incoronato per quel classico tutto da scoprire che in effetti è.
Ecco che nel 1915, quando l’America non s’era ancora gettata nel massacro della Grande guerra, il lucido Sandburg vede l’osceno scenario creato da governanti e sfruttatori: «Sotto il sole / Ci sono sedici milioni di uomini, / Scelti per i denti splendenti, / La vista acuta, le gambe sode, / E un flusso di sangue caldo e giovane nei polsi, // E un fluido rosso scorre sull’erba verde; / E un fluido rosso bagna il suolo scuro. / E i sedici milioni uccidono... e uccidono e uccidono» (Assassini).
Ora sappiamo perché la poesia americana è così prepotentemente emersa un secolo fa dando risultati forse non più eguagliati, almeno per quanto riguarda la loro risonanza nazionale e mondiale.

(Massimo Bacigalupo)

¬ top of page


Iniziative
19 settembre 2024
Biblioteca Lettere Firenze: Mostra copertine Semicerchio e letture primi 70 volumi

19 settembre 2024
Il saluto del Direttore Francesco Stella

16 settembre 2024
Guida alla mostra delle copertine, rassegna stampa web, video 25 anni

21 aprile 2024
Addio ad Anna Maria Volpini

9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

11 settembre 2023
Recensibili 2023

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398