Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

ANDREA INGLESE, L’eroe segreto. Il personaggio nella modernità dalla confessione al solipsismo, Cassino, Università di Cassino, Dipartimento di linguistica e letterature comparate, Laboratorio di Comparatistica, 2003, pp. 428.
Tre sono i principali pregi del volume di Andrea Inglese: un impianto teorico solido e rigoroso, e soprattutto mai invadente o ridondante, in quanto gestito con grande equilibrio in rapporto all’analisi dei testi; una grande chiarezza espositiva; la rapida messa a fuoco di una tesi molto originale, che nasce anche dalla convergenza e dalla sapiente sintesi di vaste letture primarie e di una profonda conoscenza degli studi sul romanzo moderno (e sul romanzo in prima persona in particolare). La tesi centrale del volume, che viene illustrata con grande nettezza nel lucidissimo capitolo introduttivo, si sviluppa intorno a quello che viene indicato come il paradosso centrale del genere romanzesco colto nella sua longue durée moderna: la tensione fra pulsione auto-espressiva e angoscia dell’inesprimibile e/o dell’inespresso. In questa prospettiva, e attraverso un ripensamento problematico di alcuni nodi teorici presenti negli studi classici sull’argomento (da Bachtin a Franco Moretti) il romanzo di formazione ottocentesco viene riconsiderato come l’alveo privilegiato di questa tensione, e quindi come spazio di formulazione privilegiato e metonimico di tutta una serie di paradossi e contraddizioni che caratterizzano tout court la coscienza moderna. La dicotomia collettivo / individuale, che pure viene diligentemente reindagata nelle prime pagine del volume in chiave di sociologie du roman, dà così luogo a una costellazione di distinzioni ben più ricca e sfaccettata. L’idea centrale presenta l’auto-espressione (Self-expression) come nucleo propulsore del romanzo in prima persona, la cui complessità deriva dal suo porsi come problema à double tranchant, etico (e per ciò stesso universale) ed estetico (strettamente legato, quindi, alle regole specifiche e alle scelte individuali dell’espressione poetica). È ricavata essenzialmente dalla riflessione del filosofo canadese Charles Taylor, (Le radici dell’io, trad. it. Milano, Feltrinelli, 1993 [ed. orig. Sources of the Self. The Making of Modern Identity, 1989]), che viene al tempo stesso fatta dialogare con altre voci teoriche, e soprattutto messa alla prova attraverso una serie di sondaggi incrociati, non solo su alcuni testi-cardine del genere da cui lo studio prende le mosse (per esempio quelli goethiani, ineludibili), ma anche su altri testi fondativi, presi come pars pro toto del Moderno e della sua autocoscienza: basti fare riferimento, a questo proposito, alle dense pagine del secondo capitolo – Espressivismo e modernità – in cui Inglese rilegge il Baudelaire critico ed estetologo alla luce delle teorie di cui si è detto.
Il quadro generale della riflessione di Inglese rimanda ad una visione ‘forte’ dell’epistemologia romanzesca, per cui, sullo sfondo negativo della «letteratura come menzogna» (cfr. p. 35), i grandi romanzieri della modernità svolgono una funzione conoscitiva che, senza troppe riserve terminologiche, viene definita in termini risolutamente etici. Sempre in quest’ottica il Bildungsroman si configura come lo spazio di elaborazione privilegiato «entro il quale gli scrittori europei hanno sottoposto a trattamento narrativo nodi concettuali e paradossi connessi con l’evoluzione dell’individualismo» (p. 38); più in generale, l’immaginario romanzesco, nelle sue varie declinazioni (la rêverie roussoviana, la cristallisation stendhaliana, il bovarysme flaubertiano), si configura come luogo mentale antropologicamente indispensabile al tipo umano ‘metropolitano’ di cui George Simmel parlava nel 1903 (p. 24), in sintonia col Benjamin commentatore di Baudelaire. «È il romanzo, [...], non l’elitario discorso filosofico né il genere autobiografico [...] a familiarizzare il grande pubblico con i riti dell’interiorità, dell’espressione di sé e della segretezza» – formula felicemente sintetica che sussume, se si vuole, la tesi centrale del volume (p. 19). D’altra parte, però, dall’altra idea forte di questo studio, ovvero l’autoespressione come paradosso sempre periclitante sul baratro della tentazione solipsistica (variante estrema del culto dell’interiorità come ‘segretezza’, compromesso con le insidiose estetiche dell’ineffabilità) derivano diverse altre articolazioni problematiche: dalla crisi della concezione classicistica della mimesis come presupposto della vocazione autoespressiva dell’uomo e dell’artista moderno (cfr. p. 43) alla «necessità inevitabile di una critica del linguaggio» (p. 67) o ancora al tema dell’originalità autoespressiva (di matrice romantica e poi vero e proprio slogan-Diktat del Modernismo), altro paradosso ricco di implicazioni che Inglese approfondisce, di nuovo, sulla scorta del Baudelaire teorico (pp. 48 sgg.).
Uno dei problemi più interessanti che scaturiscono da questa riflessione riguarda proprio l’irriducibile difficoltà, per i moderni, di esprimere il tipico attraverso l’idiosincratico: se da un lato è vero che «agli antipodi del genio» classicisticamente inteso «si trova l’artista autoespressivo della modernità» (p. 63), dall’altro è proprio l’assunzione poetica dell’idiosincrasia a garantire, inopinatamente, la possibilità di vestire, in obbedienza ad un’estetica proteiforme, la ‘pelle’ degli altri (si noti, en passant, che «poeta delle idiosincrasie» è una formula che il giovane Giacomo Debenedetti aveva impiegato per definire la poetica proustiana del romanzo, ancora quasi irricevibile, nell’Italia della fine degli anni Venti); è proprio la «barriera solipsistica» che permette, osserva Inglese, di vivere e soffrire, baudelairianamente, «dans d’autres que soimême» (p. 66).
Il volume si articola, poi, a partire da queste premesse concettuali, lungo una serie di sondaggi che rispettano, per pagine e pagine, con grande coerenza, il taglio fortemente saggistico del capitolo introduttivo e del primo capitolo, più ampiamente definitori: nei capitoli terzo e quarto, in particolare, gli autori scelti a campione (Stendhal, Proust, Pirandello, Sartre, Perec; ma vengono puntualmente evocati anche anche i nomi di Flaubert, Joyce, Musil, etc.) servono a illustrare due varianti essenziali del paradigma autoespressivo, quella felice e quella infelice, ma anche gli stilemi giudiziari del romanzo di matrice autobiografica (cap. quarto) e soprattutto il «paradigma dell’autenticità» (cap. quinto), altro nodo importante del volume, approfondito nella seconda, impegnativa sezione, interamente dedicata alle Confessions di Rousseau – testo fondativo che viene indagato in una prospettiva quasi del tutto inedita, quella del suo «apporto specifico [...] nell’ambito del genere romanzesco» (p. 19).

Giuseppe Girimonti Greco

¬ top of page


Iniziative
19 settembre 2024
Biblioteca Lettere Firenze: Mostra copertine Semicerchio e letture primi 70 volumi

19 settembre 2024
Il saluto del Direttore Francesco Stella

16 settembre 2024
Guida alla mostra delle copertine, rassegna stampa web, video 25 anni

21 aprile 2024
Addio ad Anna Maria Volpini

9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

11 settembre 2023
Recensibili 2023

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398