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VITO M. BONITO
Soffiato via
non aver paura sono qui non siamo vivi siamo salvi
* secondo l’opera de le sue mani senza conoscere o ricordare vedrà la neve ne la luce la neve fiorire aprirsi morire ne la sua chiarità ne la nudezza del suo fiore spalancarsi tremare
*
io non voglio più mangiare io non voglio fiorire in questo corpo che non sa più fiorire io non voglio mangiare io non voglio più mangiare ma essere mangiata spalancata nel fiore straziato del sorriso io non voglio più fiorire
sapere umano morire vedermi danzare in questa infinita paura e silenzio e bruciare io non voglio più specchi illuminare
e non sapere non sapere più
mangiare non sapere quando andare
fuori da la mente non sapere quando odio danzare dentro ne la danza del mio niente
* dorme sogna si fa sangue si piaga nell’oro si apre nel dolore
vado nei fiori morire
*
L’animale si ingocchia
Dietro il velario la bambina in giamme canta innalza la fioritura del sangue
* entra l’imago entra luminosa ne le spine
dille dille fra me dicevo non dubitare ma dille
ogni animale deve morire in pace
*
fin qui da tanto lontano se ne la buia di tanta resurezione se ne la buia mia dispersa nudezza mi nega mia dispersa nudezza luce quasi in così tanto fuoco luce ancora si disface mentre scendo - o mio dissolvermi - a parlarti o filamento - o stremato - mio nel fiato
tu ritornerai com’eri mia dimora com’eri con me con me
nei fiori - o bianchissimi irrespirabili - o radiata forma di mio sposo bambino del suo fiore foglia innamorata sorriso che non spera e si addivora
perdutamente amato perdutamente soffiato via
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