Home-page - Numeri
Presentazione
Sezioni bibliografiche
Comitato scientifico
Contatti e indirizzi
Dépliant e cedola acquisti
Links
20 anni di Semicerchio. Indice 1-34
Norme redazionali e Codice Etico
The Journal
Bibliographical Sections
Advisory Board
Contacts & Address
Saggi e testi online
Poesia angloafricana
Poesia angloindiana
Poesia americana (USA)
Poesia araba
Poesia australiana
Poesia brasiliana
Poesia ceca
Poesia cinese
Poesia classica e medievale
Poesia coreana
Poesia finlandese
Poesia francese
Poesia giapponese
Poesia greca
Poesia inglese
Poesia inglese postcoloniale
Poesia iraniana
Poesia ispano-americana
Poesia italiana
Poesia lituana
Poesia macedone
Poesia portoghese
Poesia russa
Poesia serbo-croata
Poesia olandese
Poesia slovena
Poesia spagnola
Poesia tedesca
Poesia ungherese
Poesia in musica (Canzoni)
Comparatistica & Strumenti
Altre aree linguistiche
Visits since 10 July '98

« indietro

ALBERTO CELLOTTO, Vicine scadenze, Civitella in Val di Chiana (AR), Zona 2004, pp. 51,  8,00.

Se si può ormai parlare di una vera e propria ‘officina del Nord-est’ ciò avviene, oltre che per mobilitazione istituzionale cementata da festivals e letture con tanto di foto di gruppo dei poeti dell’A 22 (l’autostrada), soprattutto per la reperebilità di una temperie stilistica omogenea. La linea veneto-friulana si sta infatti avvantaggiando sulla vecchia linea lombarda per il fatto di essere più rapida a trapiantare nel grigio d’ordinanza perentorie sortite verticali nel sublime: questo significa scrivere alla soglia di Zanzotto, della luce bianca di Mario Benedetti, delle luci ‘coatte’ di Villalta. Si prenda il bel libro di esordio di Alberto Cellotto (Treviso, n. 1978). Da un lato prospera il regno dell’anti-sublime, la gestione di un’«urgenza di vita [...] nelle sue pieghe anche burocratiche» (qui viene in mente, a raffronto, il lavoro di Igor de Marchi dove però lo strumento di controllo è soprattutto metrico), una «Quotidianità / deità spuria», riparo in interni di «linoleum scollato». Del tutto naturalmente, abbassatasi la soglia dell’auscultazione, si incontrano fitti elementi di bestiario (si pensa ai Malcerti animali di Villalta): zanzare, i cimici (dialettalmente), galline, mosche. Questi possono riumanizzarsi facendosi, brechtianamente, apologo, come nella poesia delle due vacche sulla pedana del macello, o anche canzonetta: «In fondo / il desiderio si gratta / come una gatta / il collo», con esibizione, come spesso, della rima povera. Ma la frequentazione attenta del mondo grigio dei fenomeni prelude, costituzionalmente, all’apertura allo spazio di pensieri più strutturati e alati. Inevitabile qualche peccato di lirismo: «In poche / nuvole si fissa / un tremore d’ala, / certo della tua presenza», per più scolastiche metafisiche: «la giornata / aspetta un fischio / per finire». Sono però altre le incisioni che meglio riescono a Cellotto. Intanto un sistema di geometrie semplificate fatte di angoli stretti tra espressione dell’astratto e del concreto: «un’occasione di mosche», «il criterio dei colli» «questa solitudine di case / incastrata nei giardini». Raramente, la scrittura si tende a esiti espressionistici: «La campagna incinta», più spesso trova un simbolismo (anche questo) povero: «il vento ha suonato la casa», «intonare / gli alberi». Allo stesso modo si registra tutto un catalogo di ‘sostituzioni’ di poche sorprese, ipallagi: «un vento di schermo», «Chiaro guardo la luna», «Gioisce oggi di tempo / incoronato qualsiasi gesto», «senza / sera è questo quarto di luna». In realtà, per catalogate che possano sembrare, sono frasi / girandola dove a soffiare si cerca di girare il senso dal terrestre a uno spicchio di mentale, eventualmente di sublime. Sono macchine di fantasia, come avviene al meglio nel gioco di specchi che è la poesia su Mantova: «La terra ha sbagliate / le curve ma sta col tronco / a meraviglia. E poi si ferma / l’occhiata in un pozzetto / a riflettere. Fuori dalle piazze / si chiamano righe / le acque e le piante: / saranno buone come figlie», o anche effetti di leggero illusionismo: «Ancora, in testa e gambe, nuvole e luce / bassa dell’inverno / che non muove» (dove muove è naturalmente tutta la distanza che lo separa da muore). Da qui, più che nel congelamento lirico delle trasparenze dello sguardo, si liberano le spinte di energia più convincenti, dal sorprendente «Sei bella, nuda, nonna» in un contesto melodico rock da ‘solo musica italiana’, a quella sorta di curriculum di intenzioni burocratiche ma giocoso, con sordina di immagini trans-quotidiane: «Più o meno lavora e consuma / le suole in Padova / su spigoli di marciapiè. / Alla sera funghi lunghi / e arance spazzano via qualche / intenzione debole».

Fabio Zinelli

¬ top of page


Iniziative
22 novembre 2024
Recensibili per marzo 2025

19 settembre 2024
Il saluto del Direttore Francesco Stella

19 settembre 2024
Biblioteca Lettere Firenze: Mostra copertine Semicerchio e letture primi 70 volumi

16 settembre 2024
Guida alla mostra delle copertine, rassegna stampa web, video 25 anni

21 aprile 2024
Addio ad Anna Maria Volpini

9 dicembre 2023
Semicerchio in dibattito a "Più libri più liberi"

15 ottobre 2023
Semicerchio al Salon de la Revue di Parigi

30 settembre 2023
Il saggio sulla Compagnia delle Poete presentato a Viareggio

11 settembre 2023
Recensibili 2023

11 settembre 2023
Presentazione di Semicerchio sulle traduzioni di Zanzotto

26 giugno 2023
Dante cinese e coreano, Dante spagnolo e francese, Dante disegnato

21 giugno 2023
Tandem. Dialoghi poetici a Bibliotecanova

6 maggio 2023
Blog sulla traduzione

9 gennaio 2023
Addio a Charles Simic

9 dicembre 2022
Semicerchio a "Più libri più liberi", Roma

15 ottobre 2022
Hodoeporica al Salon de la Revue di Parigi

13 maggio 2022
Carteggio Ripellino-Holan su Semicerchio. Roma 13 maggio

26 ottobre 2021
Nuovo premio ai traduttori di "Semicerchio"

16 ottobre 2021
Immaginare Dante. Università di Siena, 21 ottobre

11 ottobre 2021
La Divina Commedia nelle lingue orientali

8 ottobre 2021
Dante: riletture e traduzioni in lingua romanza. Firenze, Institut Français

21 settembre 2021
HODOEPORICA al Festival "Voci lontane Voci sorelle"

11 giugno 2021
Laboratorio Poesia in prosa

4 giugno 2021
Antologie europee di poesia giovane

28 maggio 2021
Le riviste in tempo di pandemia

28 maggio 2021
De Francesco: Laboratorio di traduzione da poesia barocca

21 maggio 2021
Jhumpa Lahiri intervistata da Antonella Francini

11 maggio 2021
Hodoeporica. Presentazione di "Semicerchio" 63 su Youtube

7 maggio 2021
Jorie Graham a dialogo con la sua traduttrice italiana

23 aprile 2021
La poesia di Franco Buffoni in spagnolo

22 marzo 2021
Scuola aperta di Semicerchio aprile-giugno 2021

19 giugno 2020
Poesia russa: incontro finale del Virtual Lab di Semicerchio

1 giugno 2020
Call for papers: Semicerchio 63 "Gli ospiti del caso"

30 aprile 2020
Laboratori digitali della Scuola Semicerchio

» Archivio
 » Presentazione
 » Programmi in corso
 » Corsi precedenti
 » Statuto associazione
 » Scrittori e poeti
 » Blog
 » Forum
 » Audio e video lezioni
 » Materiali didattici
Editore
Pacini Editore
Distributore
PDE
Semicerchio è pubblicata col patrocinio del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell'Università di Siena viale Cittadini 33, 52100 Arezzo, tel. +39-0575.926314, fax +39-0575.926312
web design: Gianni Cicali

Semicerchio, piazza Leopoldo 9, 50134 Firenze - tel./fax +39 055 495398