Durante una visita
La metà di lei
dorme nel muro.
Desiderava tanto cantare
che le sembrò di cantare:
un pino strisciante,
l’occhio di un pesce in attesa.
Tra carne e divano
cade un armadio.
Dove sono i guanti?
Andarsene, senza
toccare nulla.
Negli specchi
parte dei seni.
L’altra metà di lei
vuole un volto,
anche morto.
L’uomo immerso
Nubi basse,
sopra la costa.
Cellule, nervi
sangue, cervello.
L’uomo immerso
taglia il grasso.
La carne riluce.
Duecento e sei
ossa nel corpo,
ma io, uomo immerso, non so
dove sei, perché lì non c’eri.
Telefoni staccati
Ecco la realtà:
la scena è presente,
ma non perché
la guardo.
Non sono seduta
in questo bar,
mi trovo nei miei
appartamenti.
Penso di muovere
il mio braccio.
Questa è la realtà,
niente accade
eppure sento
strisciare il mio piede
fantasma.
Nella notte. Difficile,
trovare le pareti
di carta.
Questa è la realtà:
ma, perché hai staccato
tutti i telefoni?
Seduto nel buio
Il vento si è fermato.
Dove vanno i cavalli fantasma?
Prati, topi uccelli
tutto l’equilibrio che c’è.
Mi sono svegliata e lui era seduto
sulla linea che passa e poi scompare.