« indietro Riviste Italiane/Journals a cura di Niccolò Scaffai. ALLEGORIA. Per uno studio materialistico della letteratura. Anno XXIII, n. 64, luglio-dicembre 2011. Direttore: Romano Luperini, Facoltà di Lettere e Filosofia, via Roma 56, 53100 Siena; redazione: Anna Baldini, baldini@unisi.it; Responsabile delle recensioni: Daniela Brogi, daniela.brogi@fastwebnet.it Il numero si apre con una sezione tematica, dedicata alla Letteratura degli anni Zero; in particolare, l’obiettivo è quello di mettere in luce i mutamenti che si sarebbero effettivamente prodotti – al di là della cesura, inevitabilmente convenzionale, tra l’ultimo decennio del XX secolo e il primo del XXI che l’etichetta “anni Zero” suggerisce – dalla metà degli anni Novanta nella cultura, non solo italiana. I saggi ospitati nella sezione si occupano dell’evoluzione dei generi letterari (ne trattano Cortellessa – che dei Narratori degli anni Zero ha curato di recente un’antologia –, Donnarumma, Simonetti), della posizione degli intellettuali (tema al centro del saggio di Luperini) e della critica (ne discute Gilda Policastro con Daniele Giglioli, autore del saggio Senza trauma). In discussione è anche la definizione stessa dell’idea di moderno, postmoderno (di un’opportunità di fuoriuscire dal postmoderno parla, in particolare, Donnarumma) e ‘ipermoderno’. Tra i saggi di critica, spiccano i notevoli contributi di Giuliana Petrucci, che approfondisce il rapporto tra la composizione delle Occasioni montaliane e le lettere del poeta a Irma Brandeis; e di Daniela Brogi, sul ‘territorio’ a metà tra cinema e letteratura abitato da autori come Pavese, Cain, Visconti. Tra le recensioni a libri di poesia, quella al nuovo “Oscar” Mondadori delle poesie di Zanzotto (la firma Felice Rappazzo); quella alla raccolta Sul vuoto di Gabriel Del Sarto e a Vanità della mente di Gian Mario Villalta (entrambe di Maria Borio). (Niccolò Scaffai)
ATELIER. Trimestrale di poesia critica letteratura. Anno XVII, n. 65 (marzo 2012) e 66 (giugno 2012). Direttore responsabile: Giuliano Ladolfi, direzione e amministrazione: C.so Roma 168, 28021 Borgomanero (NO), www.atelierpoesia.it Nell’editoriale del n. 65, Andrea Temporelli riflette sulla difficoltà, e forse sull’impossibilità, di trovare una sede che ospiti e dia una forma di coordinamento alle molte voci del panorama letterario e artistico in genere, non per imporre direzioni uniche, ma per valorizzare le diverse energie. A suo modo, raccogliendo contributi provenienti da vari ambiti e generi, la rivista «Atelier» – prosegue Temporelli – vuole contribuire a questo progetto. Il numero accoglie una conversazione di Elisabetta Motta con il poeta ticinese Giorgio Orelli, decano della poesia italiana in Svizzera e ‘maestro’ diretto o indiretto di letterati di più di una generazione, da Pusterla a Yari Bernasconi. Manuel Cohen offre i suoi Appunti per nuove mappature della generazione entrante: Cescon, Corsi, Ostan, Teodorani – quattro giovani poeti nati tra la fine degli anni Settanta e la prima metà degli Ottanta, di cui è possibile leggere qui una piccola antologia di versi, accomunati da una vena minimalista in alcuni casi vicina allo ‘stile semplice’. Nel numero 66, aperto da un editoriale di Temporelli che stigmatizza l’indebita sovrapposizione dello spettacolo alla cultura, spicca un ampio dossier dedicato a una delle maggiori autrici di poesia contemporanee, Antonella Anedda. Alla rassegna bibliografica e critica, utili strumenti di riferimento per un approfondimento della poesia aneddiana seguono gli interventi inediti di Carmelo Princiotta, Alida Airaghi e Giuliano Ladolfi; chiude il dossier una nutrita antologia di testi editi. Tra le recensioni di poesia, si segnalano quelle a Milo De Angelis, Quell’andarsene nel buio dei cortili e a Biancamaria Frabotta, Da mani mortali. (N. S.)
L’AREA DI BROCA. Semestrale di letteratura e conoscenza. Anno XXXVIII-XXXIX, n. 94-95, luglio 2011-giugno 2012. Direttore responsabile: Mariella Bettarini. Redazione: via San Zanobi 36, 50129 Firenze; bettarini.broca@tin.it, www.emt.it/broca Il numero è dedicato al tema della memoria; Mariella Bettarini, nell’editoriale Ricordare, dimenticare…, declina il tema sul filo del ricordo e della celebrazione: dei quarant’anni della rivista (nata con il titolo «Salvo imprevisti») e dei molti scrittori e intellettuali scomparsi di recente, da Pagliarani a Tabucchi, da Zanzotto a Omar Calabrese. È proprio la memoria il filo rosso che tiene insieme i testi dei molti autori presenti nel fascicolo, con poesie e brani in prosa; tra questi, la stessa Bettarini, Maria Grazia Cabras, Marco Corsi e Luca Baldoni, traduttore e poeta tra i più notevoli degli ultimi anni (il suo Territori d’oltremare ha vinto il Premio Penna nel 2008); qui Baldoni pubblica i versi di Oro, che hanno al centro un ricordo berlinese: «Christo e Jean-Claude ebbero l’idea geniale / di impacchettare il Reichstag /… / c’eravamo anche / Norbert ed io / stretti e felici, stupefatti / del nostro stare insieme / convinti che la vita / fosse ancora tutta / oro / un picco chiaro». (N. S.)
L’IMMAGINAZIONE. Rivista di letteratura. Anno XXVIII, n. 270, luglio-agosto 2012. Direzione: Anna Grazia D’Oria, redazione: via Umberto I 51, 73016 San Cesario di Lecce, agdoria@mannieditori.it. Il fascicolo si apre con una sezione dedicata a Maria Corti, a dieci anni dalla sua scomparsa, che comprende due brevi testi recuperati dalle pagine de «Il Giorno», a cui la studiosa collaborò tra gli anni Sessanta e i Settanta. I due brani, rispettivamente datati 1970 e 1976, sono l’uno una divagazione di taglio socio-linguistico sull’uso e le accezioni della parola ‘sale’ in contesto merceologico; l’altro una riflessione su Semiotica, cultura e critica letteraria, a partire dai libri di Marcello Pagnini su Shakespeare e il paradigma della specularità e di Lotman e Uspenskj su Semiotica e cultura. Seguono numerosi interventi e ricordi, tra gli altri di Roberto Cicala, Anna Grazia D’Oria, Folco Portinari, Antonio Prete. Nel fascicolo vengono pubblicati versi della poetessa e docente Elena Salibra (Le tabarchine), che colgono come in forma di moderno idillio scorci di naturale domesticità; e di Diego Medina Poveda, poeta non ancora trentenne nato a Malaga. (N. S.)
SOGLIE. Rivista Quadrimestrale di Poesia e Critica Letteraria. Anno XIII, n. 3, dicembre 2011. Direttore responsabile: Lionella Carpita, redazione c/o Alberto Armellin, via Vecchia Fiorentina 272, 56023 Badia (Pisa). In questo numero, Elena Salibra intervista il poeta Guido Oldani (1947), autore tra l’altro di La betoniera e Il cielo di lardo. Spunto dell’intervista è una riflessione sulla formula Realismo terminale, titolo di un pamphlet di Oldani uscito nel 2010, con cui il poeta definisce la «rivoluzione del pensiero ancora in fieri» nell’epoca contemporanea. Salvatore Di Giacomo cura la rassegna The Best American Poetry 2011, che include versi di Jeni Olin (Houston, 1974), James Logenbach (Plainfield, New Jersey, 1959), Catherine Pierce (Wilmington, Delaware, 1978). Seguono i versi di due autori non proprio esordienti nel mondo delle lettere, ma ancora poco noti come poeti: si tratta di due italianisti come Stefano Carrai e Giuseppe Langella. Il primo ha appena pubblicato una silloge (Il tempo che non muore, Interlinea), che, con tratti delicatamente letterari (da Saba a Montale), ripercorre l’esperienza personale dell’autore, dai ricordi famigliari ai soggiorni in Svizzera e Olanda. Il secondo ha pubblicato i suoi primi versi (Escursioni) nel 2002, seguiti poi negli anni successivi da altre sillogi; qui vede la luce una breve suite di testi epigrammatici (La bottega dei cammei), intitolati per lo più a figure femminili. Il fascicolo contiene anche due saggi notevoli su due poeti maggiori del Novecento: quelli di Enrico Tatasciore su Montale e il ‘Fedone’ e di Anna Chella su Res Amissa di Caproni. (N. S.)
TRATTI. Da una provincia dell’impero. Anno XXVIII, n. 91, ottobre 2012. Direttore responsabile: Giovanni Nadiani; redazione: Corso Mazzini 85, 48018 Faenza (RA), info@mobydickeditore.it. Il numero è dedicato al Portogallo e alla sua cultura; è stato realizzato con il contributo dei traduttori formatisi alla Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori dell’Università di Bologna (sede di Forlì), coordinati da Anabela Ferreira, che firma anche l’introduzione programmatica: Tradurre, un piacere ricambiato. Tra i contributi che il numero accoglie, Filosofia e lusofonia di Renato Epifânio, che riflette sulle implicazioni filosofiche della scelta strategica operata dal Portogallo contemporaneo: voltare le spalle al mondo lusofono, retaggio di un passato coloniale, per abbracciare la causa dell’integrazione europea. Vengono pubblicate poesie di Iacyr Anderson Freitas, nato in Brasile nel 1963: dopo una formazione come ingegnere si è dedicato interamente alla poesia e alla scrittura saggistica (è autore di un saggio su Heidegger che lascia degli echi anche nei versi qui antologizzati). Sempre brasiliano, e nato sempre nel’63, è anche Fernando Fábio Fiorese Furtado, di cui vengono pubblicati qui i ‘poemi in prosa’. (N. S.) ¬ top of page |
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