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Semicerchio ricorda con affetto e gratitudine Giuseppe Bevilacqua, insigne germanista che era stato assistente di Ladislao Mittner a Venezia e aveva insegnato Letteratura tedesca a Firenze dal 1967 al 2000. Specialista di cultura romantica e di Novecento tedesco, e in particolare di Paul Celan, annovera fra i suoi lavori principali le raccolte Parole e musica: l'esperienza wagneriana nella cultura fra Romanticismo e Decadentismo, Olschki, 1986 (cur.); Romantici Tedeschi, Rizzoli 1995-98, voll. 5 (cur.); gli studi Saggio sulle origini del Romanticismo tedesco, Sansoni, 2000; Letture celaniane, Le lettere 2001, e in tedesco Auf der Suche nach dem Atemkristall. Celan-Studien, Hanser 2004 e Eine Hölderlin-Frage. Wahnsinn und Poesie beim späten Hölderlin, Olms 2010. A Celan dedicò numerose traduzioni, in massima parte riunite nel Meridiano Mondadori del 1998. Più recentemente si era dedicato a traduzioni in rima da Gottfried Benn. Come traduttore ricevette il premio Mondello, il premio Monselice e il Premio Nazionale per la Traduzione. Fu amico di Semicerchio soprattutto nei primi anni della rivista, pubblicandovi alcune bellissime anticipazioni delle versioni celaniane e partecipando al convegno sulle traduzioni di Montale. Fino all'ultimo aveva mantenuto contatti con la redazione, cui aveva inviato il libro di poesie Il pennino di stagno, Ponte del Sale 2005.
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